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Ucraina - Russia, le news dalla guerra oggi. La Duma ratifica oggi l'annessione dei territori ucraini. Nella Melitopol annessa inizia la mobilitazione forzata

Forte appello per la pace del Papa, ma da Mosca e è arrivata la minacciosa dichiarazione del leader ceceno Ramzan Kadirov, che ha esortato a prendere in considerazione l'utilizzo di armi nucleari a bassa intensità. Un'altra strage di civili  a Kharkiv. Intanto la Nato prende una posizione chiara: "Conseguenze serie se Putin userà il nucleare". La Farnesina convoca l'ambasciatore russo Razov dopo l'annessione, il ministro Cingolani specifica: "Si parlerà anche di gasdotti".

Punti chiave

Ucraina, Fukuyama: "A giorni un crollo russo molto più grande"

"Un crollo russo molto più grande si verificherà nei prossimi giorni": lo ha scritto su Twitter il politologo statunitense Francis Fukuyama commentando gli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina.

A much bigger Russian collapse will unfold in the coming days.

— Francis Fukuyama (@FukuyamaFrancis) October 3, 2022

Ucraina, Kiev: "416 i bambini vittime del conflitto da Febbraio a oggi"

Le truppe della Federazione Russa hanno ucciso 416 bambini in Ucraina dall'inizio del conflitto. Lo riporta Ukrinform citando l'ufficio del procuratore generale di Kiev. A questi si aggiungono 784 minori feriti.

Ucraina, Kiev: "60.430 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione"

Circa 60.430 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, inclusi 320 nella giornata di ieri, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 265 caccia, 228 elicotteri e 1.026 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 2.380 carri armati russi, 1.405 sistemi di artiglieria, 4.991 veicoli blindati per il trasporto delle truppe oltre a 15 navi e 246 missili da crociera.

Russia, la metà dei mobilitati respinti a Khabarovsk, e Mosca rimuove il commissario

Circa la metà dei russi mobilitati nella regione di Khabarovsk sono stati rimandati a casa in quanto non soddisfacevano i requisiti richiesti per combattere in Ucraina. Lo ha spiegato il governatore della regione russa di Khabarovsk, Mikhail Degtyarev, il quale  ha anche annunciato la rimozione commissario militare della regione russa di Khabarovsk, Yuri Laiko, come conseguenza della mobilitazione mal riuscita. Ma questo, ha aggiunto, non influirà sui piani annunciati dal presidente russo Vladimir Putin lo scorso 21 settembre.

Ucraina, Mosca continua la mobilitazione nei territorio occupati "casa per casa"

Le forze armate russe stanno continuando la mobilitazione forzata nei territori occupati dell'Ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent. Secondo il comando operativo meridionale delle forze militari di Kiev i russi stanno facendo "il giro delle case" compilando elenchi di uomini in età di leva.

(ansa)

Referendum, la Duma ratificherà oggi l'annessione delle quattro regioni dell'Ucraina

Il Parlamento russo, la Duma ratificherà oggi l'annessione delle quattro regioni dell'Ucraina nelle quali si è svolto quelli che la comunità internazionale ha definito "referendum farsa". Lo ha annunciato il presidente della camera bassa del Parlamento russo Vyacheslav Volodin riferendosi alle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, il 18 per cento del totale del territorio ucraino.

Kiev, 35 villaggi colpiti da russi in 24 ore

Le forze russe hanno lanciato 11 missili e 10 raid aerei contro oltre 35 insediamenti ucraini nelle ultime 24 ore: lo riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraine: "Nelle ultime 24 ore gli invasori hanno lanciato 11 missili e 10 attacchi aerei, hanno effettuato più di 65 bombardamenti con sistemi a lancio multiplo Mlrs - si legge in un comunicato -. Più di 35 insediamenti hanno subito attacchi nemici".

Ambasciatore Pontecorvo: Italia continuerà inviare armi a Kiev

 "Continueremo a muoverci al fianco dell'Occidente, mantenendo e, se necessario, rafforzando le sanzioni nei confronti della Russia e garantendo l'invio di armi all'Ucraina". Così l'ambasciatore Stefano Pontecorvo, in una intervista a La Stampa. "Sulle armi ho sentito dire che l'apporto italiano è marginale, mentre non lo è affatto. Quando saranno resi pubblici gli elenchi del materiale bellico che stiamo fornendo, si capirà che il nostro contributo alla difesa ucraina è importante", ha aggiunto. E alla domanda sui timori di una escalation nucleare ha risposto: "Non credo proprio".

Ambasciatore del Lugansk, "Liberare subito nuove regioni russe"

Rodion Miroshnik, ambasciatore della Repubblica di Lugansk in Russia, ha affermato che la piena liberazione delle nuove regioni russe è una condizione necessaria affinché si raggiunga la pace nelle repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk e le regioni di Kherson e Zaporozhye. "La liberazione dei territori occupati e la smilitarizzazione del nemico è una condizione necessaria per l'instaurazione della pace e della sicurezza nei territori che sono diventati parte della Russia. L'Occidente ha dichiarato una guerra di annientamento, quindi per sopravvivere dobbiamo vincere ", ha detto alla Tass. "È giunto il momento in cui la Russia si sta concentrando per contrattaccare, liberare e difendere i suoi territori. E le ostilità non potranno che intensificarsi ora. E dobbiamo mantenere il terreno", ha detto Miroshnik. Secondo l'ambasciatore, nel prossimo futuro sarà necessario condurre un'operazione militare su vasta scala per sferrare un duro colpo al regime di Kiev, nonché concentrare gli sforzi su un utilizzo militare a tutti gli effetti del nuovo territori che entreranno a far parte della Russia. Miroshnik ha inoltre affermato che la repubblica di Lugansk mantiene stretti contatti con la Crimea e che l'esperienza di quella regione è importante per l'integrazionein Russia. "Abbiamo mantenuto e continuiamo a mantenere stretti rapporti amichevoli e commerciali con la Crimea e i nostri colleghi della Crimea. La loro esperienza in molti settori è molto utile e importante per noi. Siamo grati di avere l'opportunità di rivolgerci a loro per consigli e supporto e per il fatto che sono sempre lì per noi, soprattutto in situazioni difficili", ha aggiunto alla Tass.

Senatore Usa: "Putin potrebbe colpire un deposito di armi in Polonia"

Il senatore americano Marco Rubio teme che la Russia possa colpire un centro di fornitura di armi in Polonia. In un'intervista alla Cnn, il repubblicano ha detto che se il presidente russo Vladimir Putin fosse convinto di poter perdere la guerra a causa delle forniture di armi occidentali all'Ucraina potrebbe colpire i centri logistici "dove stanno arrivando tali rifornimenti", inclusa la Polonia.

Petraeus: "In caso di attacco nucleare risponderemmo eliminando ogni forza russa in Ucraina"

Gli Stati Uniti, insieme agli alleati della Nato, "eliminerebbero" le forze russe in Ucraina se il presidente russo Vladimir Putin decidesse di usare armi nucleari in Ucraina. Ad affermarlo intervenendo ad Abc è il generale in pensione ed ex capo della Cia, David Petraeus. Per Petraeus le potenze occidentali devono prendere sul serio le minacce alle armi nucleari della Russia. "Solo per darvi un'ipotesi" nel caso "penso che risponderemmo eliminando ogni forza convenzionale russa che possiamo vedere e identificare sul campo di battaglia in Ucraina e anche in Crimea e ogni nave nel Mar Nero", ha spiegato Petraeus. Un attacco nucleare "non potrebbe rimanere senza risposta. Ma non deve essere per forza una risposta maggiore: non è nucleare per il nucleare. Non si vuole, di nuovo, entrare in un'escalation nucleare ma devi dimostrare che questo non può essere accettato in alcun modo".