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Ucraina - Russia, le news dalla guerra oggi. Zelensky, " La Russia ha già perso, non importa quali armi usi". Kiev, "Sette attacchi su Zaporizhzhia, decine sotto le macerie"

Nelle scorse ore. L'intelligence americana crede che dietro l'omicidio di Darya Dugina, figlia del filosofo ultranazionalista russo Alexander Dugin uccisa ad agosto in un attentato, ci sia il governo ucraino. Nuova sepoltura di massa a Lyman, oltre 50 tombe. Zelensky: "Altri tre villaggi riconquistati a Sud". Ieri, Putin ha firmato  le leggi che annettono ufficialmente quattro regioni ucraine alla Russia. Territori in cui però l'esercito di Kiev continua ad avanzare: "È iniziata la liberazione della regione di Lugansk", ha annunciato il capo dell'amministrazione locale. Intanto l'Ue ha raggiunto l'accordo per varare l'ottavo pacchetto di sanzioni contro Mosca.

Ucraina, Kiev: "Sette attacchi su Zaporizhzhia, decine sotto le macerie"

L'esercito russo ha lanciato sette attacchi missilistici contro edifici residenziali a Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud-orientale, diversi incendi sono scoppiati in città in seguito alle esplosioni. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh, come riporta Ukrainska Pravda. "Decine di persone sono sotto le macerie a Zaporizhzhia. Il numero delle vittime aumenta ogni ora. È così che il terrorista russo colpisce i civili con le sue armi ad alta precisione. Colpisce i civili e le infrastrutture, dimostra al mondo intero la sua inutilità sul campo di battaglia". Lo ha scritto su Telegram il sindaco ucraino in esilio di Melitopol, Ivan Fedorov, citato dai media internazionali.

Ucraina: "Morti 61.330 soldati russi, distrutti 2.449 tank"

Ammonterebbero a 61.330 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 61.330 uomini, 2.449 carri armati, 5.064 mezzi corazzati, 1.424 sistemi d'artiglieria, 344 lanciarazzi multipli, 177 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 266 aerei, 232 elicotteri, 3.854 autoveicoli, 15 unità navali e 1.047 droni.

Zelensky, deportati 1,6 mln da territori occupati

La Russia ha deportato più di 1,6 milioni cittadini ucraini dai territori occupati dall'inizio della guerra. La denuncia è del presidente Volodymyr Zelensky, che ne ha parlato durante il suo discorso trasmesso in video alla riunione dell'Organizzazione degli Stati americani. "Non abbiamo dubbi che vinceremo questa guerra e saremo in grado di proteggere l'indipendenza dell'Ucraina. Le vittorie quotidiane al fronte e dozzine di città e villaggi liberati dell'Ucraina lo dimostrano", ha affermato. Ma, si è chiesto, quanti ucraini saranno uccisi prima che la Russia ammetta la sua sconfitta? "Più di un milione e seicentomila ucraini sono già stati deportati in Russia, e molti di loro sono passati attraverso i terribili campi di filtrazione degli occupanti, dove sono stati derisi e intimiditi". "Stiamo facendo di tutto per porre fine alla lunga lista di vittime ucraine che la Russia sta creando. Ma abbiamo ancora bisogno del vostro sostegno per accelerare l'arrivo della pace per il nostro popolo", ha affermato il presidente. 

(ansa)

Primi video sui social mostrano militari ucraini in Lugansk 

L'avanzata dell'esercito ucraino nella regione di Lugansk è stata documentata per la prima volta con immagini postate sui social media: i video mostrano i militari di Kiev in un villaggio nell'area orientale della regione, dopo aver attraversato la vicina area di Donetsk. Lo riportano i media internazionali. In una foto si vede un'unità ucraina inginocchiata e in piedi vicino a un segnale stradale nel villaggio di Hrekivka, appena dentro la regione di Lugansk.

Anpi: "Segnaliamo con gravissimo allarme l'escalation del conflitto"

La Segreteria nazionale Anpi segnala con gravissimo allarme la persistente escalation del conflitto fra Russia e Ucraina, l'esplicita volontà neo-imperiale della Federazione Russa, le ripetute affermazioni di tante sue autorità in merito al possibile uso di armi atomiche, la totale chiusura a qualsiasi possibile negoziato ratificata per decreto da Zelensky, il continuo accrescersi della tensione internazionale con ulteriori stanziamenti per armamenti americani all'Ucraina e con il recente test missilistico della Corea del Nord.

Aumentano così di giorno in giorno le possibilità di una conflagrazione mondiale anche nucleare, denunciate dall'Anpi fin dal giorno dell'invasione russa dell'Ucraina. Come ha affermato di recente il presidente Mattarella, “non ci arrendiamo alla logica di guerra, che consuma la ragione e la vita delle persone”. Bisogna fermare ad ogni costo questa logica folle e annientatrice. Proprio oggi, nel momento più difficile, è assolutamente necessario che l'Onu svolga una effettiva funzione di depotenziamento del conflitto e che l'Ue e il nostro Paese battano finalmente un colpo in direzione inequivocabile a favore del negoziato. Ascoltiamo perciò con rispetto e piena condivisione gli appelli alla composizione del conflitto del Sommo Pontefice e guardiamo con interesse ad ogni iniziativa popolare che sostenga il negoziato e il traguardo della pace.

Missili su Zaporizhzhia: almeno due morti

Almeno due persone sono morte in un attacco con missili sferrato all'alba dalle forze russe su Zaporizhzhia, nell'Ucraina meridionale. Lo ha riferito il governatore della regione, Oleksandr Starukh, precisando che una delle vittime è una donna. "Almeno altre cinque persone sono sotto le macerie", ha scritto su Telegram, aggiungendo che i soccorritori hanno salvato "molte persone", tra cui una bambina di tre anni. In precedenza Starukh aveva dato la notizia che sette missili erano stati lanciati contro la città.

(reuters)

Ucraina: trovati corpi due civili torturati,ammanettati insieme

I corpi di due uomini, di età tra i 30 e i 35 anni sono stati trovati dalla polizia ucraina nel villaggio di Novoplatonivka, nella regione orientale di Kharkiv, liberato nei giorni scorsi dalle forze di Kiev: le loro mani erano legate insieme con le manette, avevano ferite da arma da fuoco alla testa, erano vestiti in abiti civili. I cadaveri sono stati scoperti in una cava di sabbia a quattro metri di profondità. Lo riferisce Unian. I media ucraini hanno pubblicato le immagini del luogo del ritrovamento. Secondo la polizia, nel villaggio erano di stanza 250-350 uomini delle forze speciali russe. La loro rotazione avveniva periodicamente. "I dipendenti delle squadre investigative e operative hanno raccolto prove", ha detto la polizia.

Droni kamikaze russi su regioni Odessa e Mykolaiv. Le forze di Kiev ne abbattono 6 su 12

Le unità di difesa aerea ucraine hanno abbattuto sei droni kamikaze russi (su un totale di 12) che avevano attaccato nella notte le regioni di Odessa e Mykolaiv: lo ha reso noto il Comando operativo meridionale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform.
"Durante l'attacco notturno di droni kamikaze nelle regioni di Odessa e Mykolaiv, secondo i dati preliminari, sei droni sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea", ha riferito il Comando sottolineando che "il nemico ha intensificato la ricognizione aerea".

Bombardamenti a Zaporizhzhia provocano incendi e vittime

I bombardamenti notturni nella città di Zaporizhzhia hanno danneggiato o distrutto diversi edifici residenziali, provocando incendi e feriti, ha affermato giovedì il governatore regionale Oleksandr Starukh. "Come risultato degli attacchi nemici, sono scoppiati incendi in città", ha scritto Starukh sull'app Telegram. "Ci sono vittime. I soccorritori stanno già tirando fuori le persone da sotto le macerie".

Ucraina: al via il vertice della Comunità Politica Europea

Tra poche ore i leader di Ucraina, Gran Bretagna e Turchia si uniranno alle controparti dell'UE per un vertice inaugurale della "Comunità politica europea" volto a riunire il continente di fronte all'aggressione della Russia. Il raduno di Praga - un'idea del presidente francese Emmanuel Macron - è stato annunciato da Bruxelles come una "piattaforma per il coordinamento politico" per le disparate 44 nazioni presenti.
Ma ci sono profondi disaccordi - e persino un conflitto aperto - tra alcuni dei partecipanti e lo scetticismo sul fatto che l'evento di un giorno si rivelerà nient'altro che un'opportunità fotografica.
Tra coloro che si incontreranno nello storico Castello di Praga ci sono anche i leader di Albania, Armenia, Azerbaigian, Bosnia, Georgia, Islanda, Kosovo, Liechtenstein, Moldova, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Svizzera. La Russia, che non è stata invitata, incomberà sull'incontro mentre le discussioni si concentreranno sulle ricadute economiche e sulla sicurezza della sua guerra contro il suo vicino filo-occidentale.

Zelensky, la Russia ha già perso, non importa quali armi usi

"Non importa quali armi possiate trovare, avete già perso": lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso di ieri sera, sottolineando che non c'è nessuna arma che possa aiutare la Russia a vincere la guerra.

"Gli ucraini sanno per cosa stanno combattendo. Ora sempre più cittadini russi si rendono conto che devono morire solo perché una persona non vuole fermare la guerra", ha proseguito.
E poi: "Anche se voi (gli occupanti) trovate ancora qualche altra arma da qualche parte nel mondo, come questi Shahed iraniani (i droni Shahed-136 che le forze russe hanno usato ultimamente, ndr) che usate per bombardare le nostre città...
non vi aiuterà comunque. Avete già perso".

Putin firma i decreti di annessione: "La centrale di Zaporizhzhia è russa"

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha emanato un decreto che inserisce formalmente la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia nella lista degli asset federali della Russia. Lo riporta la Tass. Mosca aveva già annesso la regione dove si trova l'impianto.