Rivolgendosi poi a Zelensky, il presidente russo ha lanciato un appello affinché “il regime di Kiev termini la guerra iniziata nel 2014 per tornare al tavolo delle trattative”. Ma il presidente ucraino fa subito sapere che non negozierà con Mosca finché Putin sarà al potere. Parla di “annessione farsa” e promette che “l'intero territorio del nostro Paese sarà liberato dal nemico, il nemico non solo dell'Ucraina, ma della vita stessa, dell'umanità, della legge e della verità”. Poi annuncia di aver firmato il documento che chiede l'adesione accelerata di Kiev alla Nato.
Dopo l'annessione delle regioni ucraine alla Russia, Gli Stati Uniti (incolpati da Putin per il sabotaggio del gasdotto Nord Stream) hanno annunciato nuove sanzioni contro Mosca: nel mirino decine di società del settore tecnologico e della Difesa, centinaia di deputati, oltre 900 dirigenti e i vertici della Banca centrale russa. “Gli Stati Uniti condannano il tentativo fraudolento della Russia di annettere il territorio sovrano dell'Ucraina”, ha affermato il Joe Biden attaccando l'omologo russo Vladimir Putin. Gli Usa, ha quindi sottolineato il presidente americano, continueranno a sostenere Kiev “con le armi e la diplomazia”.
Nuove sanzioni in arrivo anche dal governo britannico. In un comunicato del Foreign Office, si specifica che Mosca perderà l'accesso ai principali servizi occidentali da cui dipende e verrà introdotto il divieto di esportazione per quasi 700 beni che sono cruciali per le capacità industriali e tecnologiche russe. Viene inoltre sanzionata Elvira Nabiullina, la governatrice della Banca Centrale della Federazione Russa.
Condanna il discorso del leader russo Putin anche Giorgia Meloni. “È una minaccia alla sicurezza Ue. Le sue annessioni non hanno alcun valore giuridico o politico” ammonisce la leader di Fdi. E intanto l’Ue avverte: “Le parole di Putin non scuoteranno la nostra determinazione”. Secondo i 27 Paesi Ue, l’Ucraina sta esercitando il suo “legittimo diritto di difendersi”.