Il fondatore della Lega non è stato rieletto, nonostante fosse capolista nel collegio di Varese dove il partito ha preso il 12,5%
Dopo 35 anni Umberto Bossi lascia il Parlamento. Il fondatore della Lega, 81enne, era il primo nella lista proporzionale del Carroccio per la Camera a Varese, dove però il partito non ha ottenuto alcun seggio per effetto della legge elettorale Rosatellum, pur registrando il 12,5% dei consensi. Non era un seggio sicuro, insomma: Bossi non aveva un collegio uninominale.
Adesso però il segretario della Lega Matteo Salvini prova a metterci una toppa e propone: "Bossi senatore a vita? Sarebbe il giusto riconoscimento dopo trentacinque anni al servizio della Lega e del Paese. Porterò avanti personalmente, sicuramente con l'appoggio non solo della Lega ma di tantissimi italiani, questa proposta". La nomina di un senatore a vita spetta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Sta di fatto che l'esclusione di Umberto Bossi è diventata ufficiale alla fine di tutti i calcoli sugli eletti nei seggi italiani. Colpa (anche) del pessimo risultato elettorale ottenuto dalla Lega, che in tutta la Lombardia è stata doppiata da Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Il risultato è che nel collegio varesino non è scattato nessun seggio per i leghisti nella parte proporzionale. E così l'esclusione del fondatore della Lega proprio nel suo territorio diventa il simbolo della crisi del Carroccio.
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