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Un’arte che rischia di perdersi ma in 12 scelgono il mestiere del posatore: “Recuperare il valore di una specializzazione artigiana”

Un’arte che rischia di perdersi ma in 12 scelgono il mestiere del posatore: “Recuperare il valore di una specializzazione artigiana”

ALBIANO. Nel settore delle pietre naturali la figura del posatore storicamente ha sempre rivestito (e riveste tuttora) una notevole importanza, sia per il risultato finale della realizzazione, sia per l’aspetto promozionale e divulgativo collegato all’attività svolta sul territorio. È anche per tutelare questo mestiere che l’Espo, l’Ente Sviluppo Porfido, da molti anni si impegna nello sviluppo e nella promozione di politiche di qualità che coinvolgano la filiera di settore.

Particolare attenzione è rivolta alla formazione “continua e qualificata” di questa particolare figura professionale. Ogni anno infatti l’Espo organizza un corso di formazione per addetti alla posa in opera.

Il 9 gennaio 2023 per esempio è iniziato un nuovo corso di posatore di porfido di 1° livello con il supporto della Provincia di Trento tramite Trentino Sviluppo spa, la Commissione Paritetica Settore Porfido e i soci di Espo. “L’obiettivo – spiegano gli organizzatori dell’Espo – è quello di formare, valorizzare e incentivare questa particolare e importante figura artigiana, con investimenti sul capitale umano e intellettuale, allo scopo di recuperare il valore di una specializzazione artigiana nel settore delle pavimentazioni, inequivocabile e tipica espressione della nostra regione ovunque riconosciuta”.

Sono stati 12 gli allievi posatori che hanno aderito al corso organizzato dall’Ente Sviluppo Porfido e sono: dall’Alto Adige Rudi Busetti, Matthias Lun, Elia Salvadori e Daniel Zenorini (dipendenti comunali), mentre Filippo Begher, Gianluca Colombini, Giovanni Colombini, Matteo Lunelli, Alessio Villotti, Daniele Callegari e Tomas Nicolodelli dal Trentino.

A seguire la parte teorica del corso c’era l’architetto e direttore di Espo Luca Filippi. Gli argomenti sono molto vari, si va dalle pezzature dei prodotti da utilizzare, agli strati di allettamento per le varie tipologie di posa di cubetti, per lastrame, piastrelle, smolleri, cordoni, binderi e fino allo studio delle normative. Fra i docenti anche il Maestro posatore Massimiliano Chemolli che, facendo leva su professionalità ed esperienza, orgogliosamente insegna e tramanda un mestiere che da più di un secolo ha contribuito a dare lustro alle piazze di tutto il mondo.

La consegna degli attestati ai partecipanti è avvenuta il venerdì 27 gennaio alle ore 16 alla “Casa Porfido” di Albiano alla presenza del Presidente di Espo Massino Stenico , del Consiglio di Amministrazione e dei soci, del presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder, i consiglieri Alessandro Savoi e Devid Moranduzzo, il presidente del Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine Ezio Cristofolini, il sindaco di Albiano Martino Lona, il sindaco di Fornace Mauro Stenico assieme al vicesindaco Matteo Colombini, il sindaco di Baselga di Pinè Alessandro Santuari e il sindaco di Giovo Vittorio Stonfer.

“Il corso – concludono gli organizzatori – è parte integrante e indispensabile per quel “sistema di qualità Trentina” nel quale Espo assieme alla Provincia di Trento si sta fortemente impegnando con notevoli difficoltà per sviluppare e migliorare l’intera filiera del porfido del Trentino e della Pietra Trentina”.