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Un referendum per decidere il futuro dell’ospedale di Cavalese? Tonina: “Non è previsto dalle norme”. Il malumore di Fratelli d’Italia

A sollevare la questione è stata la consigliera provinciale di Fratelli d’Italia, Bruna Dalpalù, che chiedeva se la Provincia avesse o meno intenzione di organizzare una consultazione popolare per decidere in merito all’ubicazione del nuovo ospedale di Cavalese. Dalla Giunta però ha deciso di non rispondere di fatto affossando l’ipotesi di un referendum

CAVALESE. “Sono le comunità coinvolte le prime a dover decidere su una scelta così strategica sul futuro della sanità in tutto l’ambito dell’Avisio” queste le parole del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, pronunciate durante l’incontro pubblico avvenuto lo scorso gennaio per parlare del nuovo ospedale di Cavalese. “Per noi – aveva ribadito Fugatti durante la serata – non ci sono soluzioni scontate e le risorse finora stanziate dalla Provincia sono disponibili per quella che sarà la scelta dei territori”.

Resta però da capire come la Provincia intenda raccogliere il parere della comunità. Infatti, tempo addietro, era stata ventilata l’ipotesi di organizzare un referendum da Piazza Dante però non erano arrivate conferme ufficiali. Insomma il messaggio che si vuole far passare a parole è “decide il territorio” poi però i cittadini non sembrano essere sono messi nelle condizioni di esprimersi direttamente.

Proprio per questo la consigliera provinciale Bruna Dalpalù (ex Lega passata con Fratelli d’Italia) ha chiesto direttamente ai vertici della Giunta Fugatti se sarà organizzata o meno una consultazione popolare. “Al momento – ha spiegato Dalpalù – sono stati promessi solo degli incontri sul territorio mentre i consigli comunali del posto dovrebbero essere coinvolti per trasformare la destinazione delle aree agricole in aree compatibili con la realizzazione dell’ospedale attraverso il Piano urbanistico provinciale”.

La (non)risposta è arrivata dal vicepresidente della Provincia, Mario Tonina, che ha voluto subito puntualizzare che le consultazioni popolari non sono previste dalle norme che regolano l’adozione del Piano urbanistico provinciale. Tonina si è limitato a confermare l’intenzione da parte della Provincia di organizzare delle serate informative nel corso del mese di febbraio: “Se la localizzazione del nuovo ospedale sarà individuata in un ambito baricentrico i Comuni interessati dovranno fornire un parere”, ha dichiarato Tonina.

Di fatto la domanda di Dalpalù, presentata tramite un’interrogazione a risposta immediata, è stata aggirata. In questo modo Piazza Dante ha scelto di non esporsi. Dal canto suo la consigliera di Fratelli d’Italia non è rimasta affatto soddisfatta “della risposta a metà”.