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Uno, nessuno, cento...Luca: il racconto della sua "morte" e della sua "rinascita"

Uno, nessuno, cento...Luca: il racconto della sua "morte" e della sua "rinascita"

Una storia che racconta in prima persona della sua “morte” e della sua “rinascita”. È l'autobiografia di Luca Stel che ha voluto scrivere del suo coma durato tre mesi e il lungo percorso di riabilitazione che è seguito al suo risveglio alla conquista della normalità.
Una storia, dal titolo “Uno, nessuno, cento...Luca”, che sarà raccontata dallo stesso autore sabato 8 ottobre alle 21 al Festintenda di Mortegliano all'interno del programma di Cormor Salvadi.

Nel suo racconto lo accompagneranno Stefania Stel e Cristina Scelzo, musiche di Dario Snidaro, chitarra e voce, Davide Zuin, chitarra, Marco Fabro e Mirco Tondon al basso, alla batteria Loris Nobile, danze a cura di Lucia Petris, e come contorno i quadri di Elisa Collovati "Luci dello stella".

La rinascita

«Questa, nonostante sia una biografia, un’autobiografia – scrive Luva –, non parla in senso stretto di me o dei miei tanti me, parla di una possibilità, la possibilità di ciascuno di noi, davanti a un evento straordinario, di ricostruire qualcosa, di una rinascita anche se insperata. Probabilmente non esiste un unico metodo per affrontare ciò che mi è successo, non c’è un sistema infallibile, esistono semplicemente possibilità».

«Ed è così che raccontando la mia vita AI (Ante Incidente) e la mia vita DI (Dopo Incidente) non pretendo di insegnarvi come si fa a superare tutto o come tutto sia affrontabile; voglio solo mostrarvi una strada fra le tante, voglio solo condividere il percorso, la crescita personale che racconta, il processo di rinascita che descrive e comprenderlo forse appieno io stesso.
Io sono semplicemente Luca e questa è semplicemente la mia storia
».

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