Divieto di aprire gli impianti sciistici fino a gennaio, nell’ambito di un coordinamento europeo con Francia e Germania.
E quarantena obbligatoria per chi torna dall’estero dopo le vacanze, come deterrente ai viaggi oltre confine e ai soggiorni sulla neve durante le Feste.
Sono le due regole in vista del Natale su cui la maggioranza dei ministri d’accordo.
Sulle norme allo studio — dal numero di commensali a tavola, al coprifuoco — oggi si confronteranno i capi delegazione e poi il governo incontrer i presidenti delle Regioni.
Se all’interno dell’esecutivo sembra ormai prevalere la linea del rigore, alcuni governatori chiedono allentamenti per favorire la ripartenza delle attivit economiche, gi in fortissima crisi. Ma poich tra Palazzo Chigi e il ministero della Salute l’allarme sul rischio di una terza ondata altissimo, sembra difficile che si decida di allentare le regole anzich restringerle.
Ecco le norme in discussione in vista del Dpcm che entrer in vigore il 4 dicembre, con l’intento di continuare a frenare la pandemia di Covid, e il numero di contagi da coronavirus.
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Il Dpcm e le ipotesi sui negozi
Si pensa di prorogare l’orario di chiusura alle 22 per favorire lo scaglionamento. Ma nel governo ci sono perplessit: alcuni ritengono che questa soluzione favorirebbe le uscite serali provocando maggiori spostamenti.
Riaprono (provvisoriamente) i centri commerciali
Dal 4 dicembre saranno aperti i centri commerciali e i grandi magazzini anche nel fine settimana e nei giorni festivi. Ma questa deroga dovrebbe essere provvisoria: il governo orientato a incentivare lo shopping per due settimane, per poi introdurre nuove limitazioni dopo il 20 dicembre.
I dubbi sugli spostamenti tra regioni
il nodo pi intricato da sciogliere. Se, come si prevede, intorno al 10 dicembre la maggior parte delle Regioni sar in fascia gialla, cadr il divieto di spostarsi. Ecco perch i ministri Speranza e Boccia si battono per introdurre nuove restrizioni per gli spostamenti su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo svuotare gli ospedali e scongiurare la terza ondata. E dunque, per impedire che milioni di italiani si mettano in viaggio come accaduto la scorsa estate, l’ala rigorista del governo spinge per mantenere la regola dell’area arancione, secondo la quale consentito spostarsi solo all’interno del proprio comune, dalle 5 alle 22. La mediazione di Conte tra rigoristi e aperturisti potrebbe portare ad alcune deroghe per il ricongiungimento familiare nei giorni di festa tra genitori e figli, coniugi, partner conviventi.
Il coprifuoco
I ministri della linea dura vorrebbero mantenerlo alle 22, se non addirittura anticiparlo alle 21. Ma se si decider di prolungare alle dieci di sera l’orario dei negozi per diluire le presenze dei clienti, potrebbe anche essere prorogato alle 23. La notte di Natale scatter dopo le 24 per consentire la partecipazione alla messa e si discute se la stessa regola possa essere applicata la sera del 31 dicembre.
Le regole per le seconde case
Se ci sar il divieto di spostamento tra le Regioni, potr andare nelle seconde case soltanto chi ha la residenza o il domicilio.
Quante persone a tavola?
Nel Dpcm sar inserita una raccomandazione sul numero di persone da invitare a casa, ma su questo non potr scattare alcuna imposizione. Si tratter del suggerimento di incontrare soltanto parenti stretti fino a un massimo di 6, 8 persone.