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A Savona iscritto all'anagrafe il figlio di due donne

Il sindaco di Savona, Marco Russo, ha iscritto all'anagrafe il figlio di due donne. Un piccolo nato nei giorni scorsi a Savona e concepito a Barcellona con la fecondazione assistita di una delle due donne. Avrà due mamme.
   

E' il primo caso in Liguria dopo lo stop alle trascrizioni stabilito dal governo. Russo ha spiegato in una lettera la sua scelta al prefetto e alla procura. Ha firmato l'atto personalmente senza coinvolgere i funzionari. "Come sindaco, ho sentito il dovere di dare una risposta alle due cittadine che si sono rivolte a me, al nostro Comune, con speranza e fiducia. È una doppia spinta quella che ho provato dentro: prima di tutto etica, da uomo delle istituzioni, che vuole garantire una tutela alle donne e al piccolo, appena nato. Ma ho sentito anche una spinta umana". Lo dice in un'intervista a La Stampa il sindaco di Savona, Marco Russo, che il 28 marzo ha registrato la nascita di un bimbo nato da una coppia gay: il figlio delle due mamme, Giulia e Roberta, è nato nell'ospedale San Paolo di Savona ed è stato registrato nel Comune della sua città. "Ho riflettuto molto prima di decidere - spiega -. Le due mamme mi avevano contattato e incontrato prima che il piccolo nascesse chiedendomi in anticipo la disponibilità a procedere con la registrazione, una volta che il bambino fosse nato". Una cosa "è valutare le situazioni a freddo, trovarsi in un ufficio ministeriale, lontano dalla vita di ogni giorno".

Altra cosa "è trovarsi in frontiera, come accade ai sindaci. È stato tutto naturale: mi sono preso il tempo per riflettere sul caso dal punto di vista legislativo, del nostro ordinamento. Il resto è venuto da sé". Questa è "una battaglia civile. Non potevo pretendere dai funzionari del Comune di assumersi una tale responsabilità. Per questo, ho rivestito in prima persona il ruolo di ufficiale di Stato civile e ho firmato l'atto. Ho poi inviato al Prefetto e al Procuratore della Repubblica una lunga lettera, in cui ho motivato, a livello normativo, la mia scelta. Oltre ai riferimenti di legge, dalla Costituzione alla Carta dei diritti dell'Unione Europea, ho sottolineato le lacune normative vigenti. Come spesso accade, il Paese è molto più avanti della norma".