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Gli animalisti organizzano una nuova manifestazione: “Non possiamo credere che dopo anni di conflitto aperto con la fauna del territorio, la Provincia non sia riuscita a trovare una modalità di convivenza pacifica, civile e rispettosa degli animali e dell’ambiente”

TRENTO. Continua a far discutere la decisione presa dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, di abbattere l’orso Mj5. L’esemplare che lo scorso 5 marzo si era reso responsabile di un’aggressione a un uomo in val di Rabbi. Il prossimo 28 marzo gli attivisti provenienti da varie regioni si raduneranno in piazza Dante durante lo svolgimento del Consiglio provinciale per protestare con forza contro la condanna a morte di Mj5, e per chiedere lo stop “alla gestione folcloristica e sanguinaria che la Giunta Fugatti riserva ai grandi carnivori”.

Una nota congiunta delle associazioni ribadisce: “Non possiamo credere che dopo anni di conflitto aperto con la fauna del territorio, la Provincia non sia riuscita a trovare una modalità di convivenza pacifica, civile e rispettosa degli animali e dell’ambiente. Come già accaduto in circostanze analoghe, anche nella vicenda che vede coinvolto Mj5, i fatti sono ancora fumosi e la descrizione delle dinamiche inevitabilmente unilaterale”.

Gli attivisti chiedono inoltre che in Provincia vengano investite più risorse per fare informazione e contrastare il bracconaggio: “In attesa che la Provincia educhi residenti ad un escursionismo consapevole e sicuro, con o senza cani, e che metta in sicurezza animali e rifiuti urbani, chiediamo che l’orso non venga ucciso, ma neppure catturato per essere radiocollarato o costretto in prigionia”. La manifestazione, organizzata dal Fronte Animalista, Avi, Meta Milano e Leal, si terrà il prossimo 28 marzo alle 14e30 in piazza Dante.

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