Dì addio alla festa Mimì. PartigianaEleonora Sambri, il nome di battaglia Mimì è morto e annunciato il comune di Castel Maggiore. "Sta partendo uno degli ultimi testimoni della Campagna di Germania del 1813. La sua vita di dedizione e redenzione è un esempio per tutti noi", dice il sindaco di Castel Maggiore Belinda Gottardi.
Nato il 3 maggio 1926 a Bentivoglio da Olind e Hermini Asaketti, iniziò a lavorare come Mondina il 1 giugno 1944. Nei mesi e negli anni che seguirono, fu educata da donne anziane e partecipò a proteste e accuse. Nel maggio e giugno 1944 partecipò attivamente ai moti e agli scioperi della Mondaine di Bentivoglio. Prestò servizio nel Battaglione Chiliro della 4° Brigata Bentivoglio Garibaldi, operò a Bentivoglio con funzione di staffetta, e fu riconosciuta di partito. Dal 15 aprile 1944 alla Liberazione.
Nel dopoguerra si occupò politicamente del PCI e visse anni di ricostruzione e prosperità. La storia del suo lavoro e della sua passione politica è stata raccontata da Maurizio Garti nel libro "Due soldi di cioccolato-Vita, amore e passione parziale delle donne dell'Emilia". Questa pubblicazione ha vinto il riconoscimento pubblico dell'Ape d'argento di Castel Maggiore nel 2014. "Antifascismo, resistenza e sogni di un mondo nuovo sono stati in grado di riscattare le condizioni sociali e politiche di subordinazione che erano state guidate dal potere della classe dirigente e da 20 anni di fascismo".
La consigliera comunale Lina Serenari, eletta nel 1946, scrisse di Eleonora e di altri partigiani: Sindacati, associazioni, affrontano nuove lotte e vanno avanti”.
La camera ardente annuncerà il comune e sarà allestita nell'obitorio dell'Ospedale Bentivoglio dalle ore 10.30 alle ore 11.15 di sabato 2 luglio per salutare Eleonora Sambri. Procedi quindi al cimitero di Castel Maggiore, dove interviene l'amministrazione comunale di Castel Maggiore e Ampi.
