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Secondo la tesi dell’accusa, il cacciatore 57enne, anziché chiedere subito aiuto, avrebbe perso tempo per cercare di eliminare eventuali prove a suo carico. Così facendo avrebbe perso minuti preziosi che magari avrebbero potuto salvare la vita al 24enne Davide Piampiano

ASSISI. Omicidio volontario è questa l’accusa pesantissima con la quale è stato arrestato un 57enne di Assisi che durante una battuta di caccia (l’11 gennaio scorso) avrebbe ucciso per errore il 24enne Davide Piampiano.

Secondo quanto ricostruito il giovane sarebbe stato scambiato per un cinghiale e colpito a morte. I due si conoscevano, erano addirittura amici di famiglia, e quel tragico giorno si trovavano nei boschi nella zona del Monte Subasio, in provincia di Perugia.

A un certo punto però, un colpo che sarebbe stato sparato dal 57enne ha raggiunto il 24enne che è caduto a terra agonizzante. L’amico però, anziché soccorrerlo prontamente avrebbe cercato di alterare la scena per evitare ogni addebito di responsabilità. Piampiano però aveva con sé una videocamera che utilizzava per registrare queste uscite. Il dispositivo ha ripreso gli ultimi istanti di vita del giovane.

Secondo la tesi dell’accusa, il cacciatore 57enne, anziché chiedere subito aiuto, avrebbe perso tempo per cercare di eliminare eventuali prove a suo carico alterando la scena del crimine. Così facendo avrebbe perso minuti preziosi che magari avrebbero potuto salvare la vita all’amico 24enne. In attesa del processo il 57enne è stato trasferito in carcere.

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