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Bollette, dal Cdm via libera al decreto da 4,9 miliardi. Ok anche a Codice appalti

Fisco: definizione agevolata per gli atti di accertamento

Sul fronte fiscale, arriva la possibilità di adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento. Gli avvisi di accertamento, di rettifica e di liquidazione e gli atti di recupero non impugnati e ancora impugnabili al primo gennaio, divenuti definitivi per mancata impugnazione tra il 2 gennaio ed il 15 febbraio, sono definibili entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Sono definibili anche le controversie pendenti al 31 gennaio 2023 davanti alle corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado con oggetto atti impositivi, in cui è parte l’Agenzia delle entrate. Non solo: la bozza del decreto bollette prevede più tempo per sanare le irregolarità formali e per il ravvedimento speciale. Il provvedimento modifica il calendario della tregua fiscale introdotta dalla legge di bilancio. Slitta in particolare di sette mesi (dal 31 marzo al 31 ottobre 2023) la data per la prima rata per regolarizzare le irregolarità, le infrazioni e l’inosservanza di obblighi o adempimenti, di natura formale, commesse fino al 31 ottobre 2022. Per il ravvedimento speciale sulle dichiarazioni validamente presentate per il periodo d’imposta al 31 dicembre 2021 e precedenti, la prima rata slitta dal 31 marzo al 30 settembre.

Sanità: medici gettonisti in area critica e massimo 1 anno

Alcune misure previste nella bozza del provvedimento riguardano l'ambito della salute. In particolare, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale (SSN), per fronteggiare lo stato di grave carenza di organico del personale sanitario, possono affidare a terzi i servizi medici ed infermieristici «solo in caso di necessità e urgenza, in un'unica occasione e senza possibilità di proroga, a seguito della verificata impossibilità di utilizzare personale già in servizio o di assumere gli idonei».

Concorrenza, saltano i saldi liberi

Tra le norme contenute nel disegno di legge sulla concorrenza, appuntamento annuale previsto dal Pnrr, contatori elettrici intelligenti, disciplina del commercio ambulante, rafforzamento dei poteri Antitrust, eliminazione delle norme anticoncorrenziali sulla preparazione dei farmaci galenici. La novità di maggiore impatto sembrava la sottrazione alle Regioni della disciplina dei periodi e della durata dei saldi e delle vendite di liquidazione, che sarebbero diventati dunque praticamente liberi. Con vendite promozionali libere e organizzate anche a ridosso dei saldi. Ma la rivolta delle associazioni di settore ha indotto il governo a stralciare la norma.

Appalti: efficacia dal 1 luglio

Per quando riguarda il via libera al testo del codice appalti, è il secondo e definitivo passaggio dopo il parere delle Camere e le osservazioni raccolte dalle parti sociali. In base alla bozza di Dlgs, l’entrata in vigore formale resta confermata al primo aprile, in ottemperanza alla scadenza imposta dal Recovery found, ma il testo dispone che le norme e le disposizioni degli allegati “acquistano efficacia” dopo tre mesi, cioè dal 1 luglio 2023.

Stop a cibo sintetico, multe fino a 60mila euro

Infine, stop in Italia alla produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici. È quanto si legge in una bozza di Ddl al’esame del Consiglio dei ministri. Nel testo si vietano alimenti o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati per l’impiego nella preparazione di alimenti, bevande e mangimi. Vietata la vendita, l’importazione, la produzione per esportare, somministrare oppure distribuire per il consumo alimentare. Previste sanzioni da 10.000 fino a euro 60.000 e la confisca.