Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Borse asiatiche in territorio negativo, per Tokyo apertura piatta

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa giornata dei mercati

Apertura di seduta all’insegna della cautela dopo la contrazione degli indici azionari statunitensi e in attesa del voto finale del Congresso americano sul tetto al debito

1 giugno 2023

La Borsa di Tokyo ha iniziato gli scambi all’insegna della cautela, dopo la contrazione degli indici azionari statunitensi e in attesa del voto finale del Congresso americano per l’innalzamento del tetto sul debito volto a evitare il default. In apertura il listino di riferimento Nikkei segna quota 30.889,90 (+0,01%). Sul mercato valutario lo yen prosegue la fase di rivalutazione, a 139,20 sul dollaro, e a 148,85 sull’euro. In territorio negativo invece la Borsa di Hong Kong, che ha aperto apre la seduta in territorio negativo: l’indice Hang Seng ha ceduto lo 0,24%, scivolando a 18.190,27 punti. Apertura di seduta in negativo anche per le Borse cinesi: l’indice Composite di Shanghai ha ceduto lo 0,26%, a 3.196,15 punti, mentre quello di Shenzhen ha perso lo 0,25%, scivolando a quota 1.998,12.

Tutto ciò mentre le condizioni dell’attività manifatturiera in Cina sono migliorate per la prima volta in tre mesi a maggio, secondo gli ultimi dati Pmi di Caixin. La produzione si è espansa al rimo più rapido da quasi un anno a questa parte, sostenuta da un nuovo aumento della domanda più sostenuta da parte dei clienti. Questo ha a sua volta contribuito all’aumento dell’attività di acquisto e delle scorte di fattori produttivi. Allo stesso tempo, l’ulteriore miglioramento della capacità dei fornitori ha contribuito a ridurre i tempi medi di consegna e ad attenuare le pressioni sui costi. In particolare, a maggio i costi dei fattori produttivi sono scesi in modo consistente e le imprese hanno spesso trasferito i risparmi ai clienti sotto forma di prezzi di vendita più bassi. Tuttavia, la fiducia delle imprese sulle prospettive di produzione a 12 mesi è scesa ai minimi da sette mesi, a causa delle preoccupazioni per la persistente incertezza economica globale. Di conseguenza, le imprese hanno mantenuto un approccio cauto alle assunzioni di personale, e l’occupazione è scesa ancora a maggio. Il Purchasing Managers’ Index (Pmi), un indicatore composito progettato per fornire un’istantanea a cifra singola delle condizioni operative dell’economia manifatturiera - è passato da 49,5 di aprile a 50,9 di maggio. L’ultima lettura ha superato il livello neutro di 50,0, segnalando il primo miglioramento della salute del settore manifatturiero.