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Busta con proiettile a Fugatti, l'ex ministra Brambilla: ''Solidarietà ma anche io vittima di minacce e sotto tutela. Il clima di odio l'ha creato lui e la sua Giunta''

TRENTO. ''Anch'io ho un dispositivo di tutela perché sono stata vittima nelle ultime quattro settimane di minacce pesanti rivolte a me, alla mia famiglia e alla mia abitazione. Io però non faccio conferenze stampa e non lo sbandiero. Quindi ho tutto il diritto di dare la mia solidarietà a Fugatti. Io sono la prima a dire che sono vittima di questo pesante clima di intolleranza e se io sono vittima di minacce a me e alla mia famiglia, ciò è dovuto al clima di odio e intolleranza che è stato sparso nell'aria dalla giunta di Fugatti''. Queste le parole dell'ex ministra Michela Vittoria Brambilla a Mattino 5 questa mattina in una porzione di programma che parlava di orsi e delle minacce ricevute due giorni fa dal presidente Fugatti: una busta contenente un proiettile e una frase contro lui e i suoi figli che hanno fatto riattivare il servizio di scorta per il governatore trentino.

La parlamentare e presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente ha discusso con Daniele Capezzone dell'argomento partendo da una netta presa di distanze da ogni atto di violenza e di minaccia. ''Chi minaccia - ha detto Brambilla - non è un animalista ma solo un cretino e un violento, le minacce vanno sempre combattute e la violenza va sempre combattuta, quindi la mia solidarietà a chi riceve minacce di questo genere e la condanna a chi le fa''. Poi ha proseguito spiegando che resta il fatto che, data la solidarietà a Fugatti, lei la pensa in maniera molto diversa da lui: “Sugli animali il mio discorso è diverso dal suo, è un approccio differente a questi orsi. C'è stato un Tar che ancora una volta ha accolto la nostra richiesta di sospensiva, si stanno procedendo documenti, e si sta cercando di vedere le cose in un modo corretto, ma questo non ha niente a che vedere con gli animalisti''.

Capezzone ha, quindi, replicato ricordando il rischio di ''umanizzare'' troppo gli orsi, rischio nel quale rischierebbero di incorrere gli animalisti e lei ha replicato ricordando di essere presidente di un'associazione che tutela gli animali e che quindi ''è un mio preciso compito difendere gli animali. Ognuno fa il suo lavoro, io sono presidente della lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente. Il clima di odio e di paura seminato da Fugatti e dalla sua giunta – ha aggiunto – non poteva che produrre episodi eccessivi, i problemi vanno affrontati non da sceriffi che vogliono dimostrare di avere un cappello in testa. Questo problema va affrontato con gli esperti, dobbiamo togliere alla politica la gestione di un tema che non è politico''.

E poi il chiarimento per rispondere ''alle provocazioni'' di Capezzone: “Io oggi ho un dispositivo di tutela perché sono stata vittima nelle ultime 4 settimane di minacce pesanti a me, alla famiglia e alla mia abitazione. La polizia mi aveva detto di tenerlo nascosto ma oggi lo dico, quindi ho tutto il diritto di parlare. Io sono la prima a dire che sono vittima di questo clima di tolleranze, se io ho ricevuto queste pesanti minacce è colpa di questo clima di odio sparso nell’aria dalla giunta di Fugatti”.