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Calderoli vuole resuscitare le Province

“Credo che sia necessario ricreare il soggetto provincia, che debba essere eletto nel suo presidente e nel consiglio con una elezione diretta”. È quanto ha detto il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, intervenendo all’evento “Lombardia 2030” a proposito di un possibile ritorno delle Province, soppresse dalla legge Delrio del 2014.

ASSEMBLEA DELLA LEGA CON I PARLAMENTARI ELETTI

Il ministro per gli Affari regionali Calderoli ha detto che molti Comuni si sono trovati in difficoltà con la soppressione delle Province

“Purtroppo moltissimi Comuni in Italia e in Lombardia hanno dimensioni ridotte e si sono trovati in difficoltà con la soppressione delle Province – ha aggiunto Calderoli -, che potevano svolgere funzioni per conto dei comuni più piccoli. Credo che la ridefinizione di un soggetto intermedio fra Regioni, comuni gradi e piccoli sia qualcosa di determinante”.

“Condivisibili le parole del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli – afferma in una nota il presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, Alessandro Cattaneo -, che sottolineano la necessità di ricreare il soggetto istituzionale intermedio delle Province con vertici eleggibili. Forza Italia ha già svolto la propria parte presentando un disegno di legge a mia prima firma per riordinare il tema delle Province e superare la riforma Delrio ad oggi rimasta incompiuta e che penalizza un organo amministrativo e territoriale centrale per l’istituzione regionale”.

“Tornare all’elezione diretta del presidente della Provincia e ripristinare nuovamente la direzione diretta di questo ente – ha aggiunto l’esponente di Forza Italia – significa non solo riportare il cittadino nel vivo del processo decisionale politico, ma rafforzare il principio della rappresentatività, che equivale a dire ‘più democrazia’”.

“Raccolgo e condivido l’appello – ha detto, invece, l’esponente di Azione, Daniela Ruffino -, se così può essere definito, del ministro Calderoli a ricreare le province come istituzione elettiva. È allora necessario fare un po’ di chiarezza sui tanti (troppi?) livelli di governo sul territorio. Tornare alle Province come istituzione elettiva non può significare soltanto creare occasioni di ‘lavoro’ per il ceto politico dopo aver ridotto il numero dei parlamentari. Calderoli sa che le Regioni, nate nel 1970, erano state pensate come ‘ente di programmazione’ mentre le funzioni effettive di governo rimanevano in capo a Province e Comuni, con la più che valida ragione che erano le istituzioni più vicine ai cittadini e al territorio”.