Leader d'azione deluso, ma determinato. “Siamo partiti con un'agenda precisa, ma siamo finiti con una coalizione contraddittoria e inaffidabile. Sostituire le 5S con le precedenti 5S e chi diffida di Draghi e si oppone alla Nato è una sciocchezza. E il doppio accordo è incomprensibile”.
Ciò che conta per Calendar non sono le alleanze con altre forze politiche, ma "una volta che firmi un accordo, non puoi firmarne un altro". Lo ha detto in una trasmissione di Rai3. "Avrei rinunciato al collegio. Gli ho detto che avrei lasciato solo il 10%", ripete. Sulla decisione hanno pesato anche le recenti dichiarazioni di esponenti della Sinistra e dei Verdi italiani. "Scrivono che l'agenda di Draghi non esiste. La loro campagna non è contro la destra, ma per distruggere i territori liberali della coalizione." In altre parole, è stata una serie di contraddizioni inaccettabili contro il leader dell'azione,, che oggi ha deciso di ritirarsi dalla coalizione di fondazione democratica. Ho avuto la possibilità di farne uno per vincere. La scelta è stata fatta dai Democratici. Parlando del suo futuro con Renzi, Callenda ha detto: È vero che recentemente ho ricevuto insulti incredibili dai Rangers.”
Il no di Calenda a Letta ha causato un putiferio con dichiarazioni contrastanti. I Democratici hanno annunciato attraverso i suoi canali social: Twitter: "Stiamo andando avanti per gli interessi dell'Italia. Ho ascoltato Carlo Calenda. Da tutto quello che ha detto, mi sembra che l'unico alleato di Calenda sia Calenda." "Da stasera a domani, + Europa riunirà i dirigenti per valutare lo scenario dopo che Calendar avrà detto addio all'accordo con i Democratici. Rispetto all'articolo 1, l'automutilazione di Calenda va a vantaggio di Meloni ed Europa Verde co-portavoce Angelo Bonellie sostiene che Calenda ha posto gli interessi del suo partito al di sopra degli interessi del Paese. accusarlo di dare la priorità Intanto Renzi ha scritto su Twitter: Abbiamo una grande opportunità con la terza pole”.
