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Caronno: niente droghe e alcol alla guida, polizia nelle scuole nel ricordo di Roberta

La prevenzione e l’educazione nel guidare senza avere assunto alcool o droghe deve partire dalle scuole: in questo crede fortemente Rosa Cangiano, di Caronno Pertusella, fondatrice della sezione “Roberta Caracci” dell’Associazione Vittime della Strada.

Roberta era la figlia di Rosa ed è morta a soli 24 anni nel 2008, uccisa da un uomo che guidava dopo avere assunto droghe. La storia di Roberta ha colpito tutta la comunità di Arese, dove la famiglia risiedeva, ma non solo. In tanti si sono stretti intorno alla famiglia della giovane e da quel momento sua mamma Rosa non ha mai smesso di portare in giro, soprattutto nelle scuole, la sua testimonianza: in collaborazione con la Polizia di Stato, organizza incontri nelle scuole per sensibilizzare i giovani sui pericoli che si corrono anche solo salendo come passeggeri sui un’auto o su una moto se chi è alla guida ha assunto alcool o droghe.

Anche quest’anno la caronnese, insieme con la Polizia di Stato di Brescia, ha fatto visita ai ragazzi delle classi terze della scuola media “Alcide De Gasperi”. “Penso sia fondamentale prevenire e sensibilizzare sulla sicurezza stradale e trovo sia giusto farlo partendo dai ragazzi – commenta Rosa – Insieme con la Polizia porto avanti questo progetto in cui credo davvero molto”.

Filmati e test con occhiali speciali

Con la Polizia di Stato gli alunni hanno visto alcuni filmati, per poi spostarsi in cortile: qui, indossando degli occhiali speciali che simulano lo stato di ebbrezza, hanno provato a camminare cercando di evitare alcuni ostacoli.

“I ragazzi devono capire che tra poco, quando potranno guidare il motorino o andare in giro in auto con l’amico più grande, devono stare attenti e fare in modo che nessuno si metta alla guida se ha assunto alcool o droga – rimarca Rosa Cangiano – Gli allievi sono stati davvero partecipi e si sono lasciati coinvolgere da questa iniziativa. Per me non è facile entrare nelle classi e parlare di Roberta, ma spero di poter continuare a farlo. I giovani sono il nostro futuro, io credo molto in loro e penso valga la pena farlo nonostante il peso che mi porto a casa”.

Manuela Miceli

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