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Corte Conti: nel biennio 2024-2025 il picco di spesa per il Pnrr

            
Il picco di spesa per il Pnrr "si avrà nel biennio 2024-2025, con valori annuali che supereranno i 45 miliardi". E' quanto emerge dalla Relazione semestrale 2023 della Corte dei Conti sull'attuazione del Piano. La nuova pianificazione delle spese - spiega la Corte - ha contemplato una "traslazione" in avanti di oltre 20 miliardi complessivi delle spese assegnate al triennio 2020-2022. A partire dal 2023 si avrà un "recupero nel trend di spesa" con un'accelerazione sul quadro iniziale, di oltre 5 miliardi. A termine 2023, nonostante questo recupero, il livello della spesa cumulata dovrebbe rimanere inferiore di quasi 15 miliardi. 

Risultano tutti conseguiti i 55 obiettivi del secondo semestre 2022. Mentre nel semestre in corso il Piano impone ulteriori 27 obiettivi
europei. Di questi, solo un target "quantitativo" risulta come già conseguito. Sempre nel primo semestre 2023 sono da centrare anche 54 "scadenze nazionali" . Quanto agli obiettivi 2022 la Relazione specifica che "38 iniziative hanno esaurito gli obiettivi europei per le stesse fissati", tuttavia "queste 38 misure non possono naturalmente considerarsi ultimate, in quanto le stesse potrebbero necessitare di step realizzativi ulteriori, rispetto agli obiettivi concordati in sede europea".

Il personale dedoicato al Pnrr
Secondo i giudici contabili, "le modalità di reclutamento del personale dedicato al Pnrr con formule non stabili hanno fatto emergere non poche difficoltà, per le Amministrazioni, nel garantire la continuità operativa delle strutture che, al contrario, necessiterebbero di un quadro di risorse certo per tutto l'orizzonte temporale del Piano". 

Su questa criticità, osserva la Corte, è intervenuto il recente dl 13/2023 che permette di avviare procedure di stabilizzazione delle risorse professionali dedicate.