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Decisione definitiva, la Cassazione francese conferma il rifiuto all'estradizione degli ex Br

Per i 10 terroristi, di cui 8 uomini fra i quali Giorgio Pietrostefani, condannato per l'omicidio Calabresi, e 2 donne (le ex Br Marina Petrella e Roberta Cappelli), il tribunale francese aveva già negato, il 29 giugno dello scorso anno, l'estradizione

Cassazione francese conferma il rifiuto all'estradizione degli ex Br

Cassazione francese conferma il rifiuto all'estradizione degli ex Br (Ansa)

La Cassazione francese ha confermato il rifiuto della Francia all'estradizione dei 10 terroristi degli anni di piombo in Italia. Si tratta di ex militanti di estrema sinistra, in gran parte legati alle Brigate Rosse.

Il rifiuto non è stata una sorpresa

Il rifiuto non è stato certo una sorpresa. Per i 10, di cui 8 uomini fra i quali Giorgio Pietrostefani, condannato per l'omicidio Calabresi, Narciso Manenti, Raffaele Ventura, Luigi Bergamin, Luigi Bergamin, Narciso Manenti, Giovanni Alimonti, Sergio Tornaghi, Sergio Tornaghi, Maurizio Di Marzio e Maurizio Di Marzio e 2 donne (le ex Br Marina Petrella e Roberta Cappelli), il tribunale francese aveva già negato, il 29 giugno dello scorso anno, l'estradizione chiesta dall'Italia. La presidente della Chambre de l'Instruction aveva motivato il rifiuto con il rispetto della vita privata e familiare e con il diritto a un processo equo, garanzie previste dagli articoli 8 e 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.

Le parole di Macron

Il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, il giorno dopo, aveva però affermato che "quelle persone, coinvolte in reati di sangue, meritano di essere giudicate in Italia". Di conseguenza, il procuratore generale della Corte d'appello di Parigi, Rémy Heitz, in rappresentanza del governo, aveva immediatamente presentato un ricorso alla Corte di Cassazione, ritenendo necessario appurare se gli ex terroristi condannati in Italia in contumacia beneficeranno o meno di un nuovo processo se la Francia li consegnerà. Lo stesso procuratore contestava la decisione del tribunale sulla presunta violazione della vita privata e familiare degli imputati.

"Le motivazioni dei giudici sono sufficienti"

"La Corte di Cassazione - si legge nel dispositivo annunciato a Parigi sull'estremo ricorso contro il rifiuto di estradare i 10 ex Br in Italia - respinge i ricorsi presentati dal procuratore generale presso la Corte d'Appello di Parigi contro le decisioni della Corte d'Appello, ritenendo che i motivi addotti dai giudici, che discendono dal loro apprezzamento sovrano, sono sufficienti". La Cassazione conclude che "il parere sfavorevole sulle richieste sfavorevoli alle richieste di estradizione è, in considerazione di ciò, definitivo". 

La reazione

"Qual è la mia reazione...? Sono dei disgraziati, perché non c'è giustizia così!. E' tuttavia una decisione che ci aspettavamo dalla Francia". Così Adriano Sabbadin, figlio di Lino, il macellaio ucciso nel 1997 in Veneto ad opera dei Proletari Armati di Cesare Battisti, commenta il rifiuto della Cassazione francese. "Ci dicano allora, i giudici, quali sono i colpevoli? Ci sono dei morti sulla coscienza di queste persone", conclude Sabbadin.

Lega: "Sconcertante decisione Cassazione francese"

"Sconcertante decisione della Cassazione francese. Respingono i bambini immigrati alle frontiere ma coccolano gli assassini brigatisti". Così una nota della Lega dopo la decisione dei giudici parigini che si sono opposti all'estradizione degli ex Br.