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Digitale, aulab entra nella classifica FT

La coding factory italiana tra le prime dieci realtà europee in 'Education and social services'. Il Ceo Neve: "Stimolo per fare ancora meglio, il digitale è la lingua del futuro"

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(Foto AULAB)

Avanza l'EduTech realizzato nel nostro Paese registrando l'ingresso della coding factory italiana aulab nella classifica del Financial Times che indica le società a più rapida crescita in Europa. Un traguardo che ha spinto aulab ad allargare il perimetro e ad annunciare di avere arricchito la sua offerta formativa anche ai profili non Stem per accompagnarli nel mondo digital & tech. A partire dal prossimo aprile, inoltre, aulab dà il via alla prima edizione della Masterclass in Conversation Design pensato per formare nuovi professionisti dedicati alla progettazione e allo sviluppo di sistemi conversazionali.

Nella classifica Ft 1000 - Europe’s Fastest Growing Companies 2023 - la classifica delle società a più rapida crescita in Europa realizzata dal Financial Times, in collaborazione con Statista - la Coding Factory italiana nata in Puglia nel 2014 è tra le prime dieci realtà europee nel settore 'Education and social services' e occupa il 212° posto tra le 1.000 migliori aziende d’Europa, mostrando un modello di business scalabile e adatto all’internazionalizzazione, nonché capacità di rispondere con la sua offerta ai bisogni del mercato e della comunità.

"Essere tra le prime 1000 aziende in Europa secondo la classifica Ft 1000 rappresenta uno stimolo per fare ancora meglio e continuare la nostra crescita, fissando nuovi traguardi e confrontandoci con altre grandi realtà europee" sottolinea Davide Neve, Ceo e co-fondatore di aulab. "Per farlo - aggiunge il manager - è più che mai importante analizzare il mercato del lavoro e intercettare i nuovi trend e le richieste che arrivano da parte dei nostri stessi studenti. Abbiamo quindi riscontrato che il 73% dei nostri studenti è Under 30 e il 13% proviene da percorsi di studio o background di impronta umanistica".

"Proprio per questo - spiega Neve - stiamo diversificando al meglio i nostri corsi, in modo da coprire le esigenze di formazione non solo di chi è già avvezzo alla materia, ma anche di chi vuole reinventarsi professionalmente o aggiungere una competenza in più al suo profilo. Le ultime applicazioni delle AI generative, e le ristrutturazioni che provocheranno nel mercato del lavoro, ci stanno facendo capire che stiamo procedendo nella direzione giusta. Il digitale, più dell’inglese o del cinese, è la lingua del futuro".

A marzo è quindi partita la nuova Masterclass di aulab incentrata sul Web Design: 12 settimane di lezioni frontali ed esercitazioni pratiche con un programma che si rivolge sia a chi ha già basi nel settore, sia a chi intende formarsi da zero sul tema, fornendo così un punto d’entrata nel mondo digital anche a chi proviene da percorsi lavorativi e personali nell’ambito della comunicazione e delle discipline umanistiche. A partire da aprile, inoltre, si terrà la prima edizione della Masterclass in Conversation Design, un corso online pensato per chi intende conoscere gli strumenti dell’Intelligenza Artificiale conversazionale e le tecniche di Conversation Design, da applicare in strategie di marketing e nella comunicazione digitale ma anche nella progettazione di chatbot e assistenti virtuali.

Gli esperti di aulab anticipano che gli studenti impareranno a scrivere e organizzare i flussi di conversazione in linguaggio naturale e utilizzare al meglio strumenti come Chat Gpt. Come ricorda aulab, il Conversation Designer è una professione in forte ascesa nello scenario digitale e destinata a ricoprire un ruolo chiave nei team aziendali dedicati alla progettazione e allo sviluppo di sistemi conversazionali: un ruolo flessibile, adatto a persone con background differenti, dalla scrittura all’UX design, dalle scienze cognitive alla tecnologia.

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