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Dopo il ''Drago Vaia'', ecco ''Madre Natura'' (FOTO) sulle colline di Maso Poli che inaugura il nuovo percorso tra cuffie e musica e ricorda il patriarca Luigi Togn

LAVISVite non è solo un sinonimo di vita. E’ l’emblema di una pianta (la vite) che s’avvinghia, s’avvita al palo di sostegno, diventando archetipo di un paesaggio, specialmente sulle colline del Trentino. Oggi però l’avvitamento viticolo ha un nuovo, curioso quanto intrigante concreto stilema legnoso: quello che troneggia a Maso Poli, sulle ariose pendici di Pressano di Lavis, il podere vitivinicolo della famiglia Togn. E’ la statutaria opera lignea dello scultore vicentino Marco Martalar. Artista che ridà vita ai legni drasticamente devastati dalla tempesta Vaia.

Agisce con minuziose - quanto visionarie - procedure d’avvitamento. Perché usa speciali viti per creare elementi scenografici di grande impatto visivo. Nel pieno rispetto del paesaggio. La conferma è nella sua ultima creazione, una slanciata sagoma femminile, sensuale e assolutamente vitale. In quanto sono i tralci delle viti del maso che ne caratterizzano l’aspetto. Fattezze fisiche, forma in sintonia con legni scheggiati, rami spezzati e la forza dei sarmenti.

Un ciclo perfetto. Senza tralasciare ricordi, recuperare storie di viti, di vini e di vite. Come quella dell’indimenticabile Luigi Togn, il fondatore dell’azienda, imprenditore vinicolo in quel di Roverè della Luna (con la griffe Gajerhof) e caparbio promotore del buon bere dolomitico. Un ‘patriarca del vino’ che già nel 1978 aveva intuito con grande lungimiranza le grandi potenzialità enoterritoriali di Maso Togn, azienda ora diretta dalle sue tre figlie Romina, Martina e Valentina. L’installazione lignea alta oltre 4 metri non a caso è chiamata ‘Terra Cielo’: punta al sole saldamente radicata nel suolo delle Colline Avisane, pluricentenario enclave viticolo, area che ben esprime il concetto di vino, la filosofia enoica di Luigi Togn e della sua operosa famiglia.

Una sorta di moderno simulacro realizzato con l’inconfondibile stile dell’artista Martalar, già protagonista di performances sull’altopiano di Lavarone - col il misterioso drago- e pure verso la Panarotta, con l’altrettanta simbolica Lupa. Ora è l’intrigante ‘donnavitata’ che attirerà l’attenzione di quanti sosteranno a Maso Poli, tra degustazioni di vini e spumante classico, godendo dell’amenità del posto e del fascino stesso dell’opera lignea.

La presentazione alla stampa e ad un selezionato pubblico di intenditori del vino ha reso operativo uno specifico tour emozionale. Percorso sensoriale, in tutti i sensi. Ideato dalla famiglia Togn con Aurora Endrici, consulente alla comunicazione di Maso Poli, è una fusione di elementi d’arte di varia forma. Prevede l’uso di speciali cuffie sonore, con armonie create da Mariano de Tassis, per rendere memorabile quanto si degusta, e la fantasia, la curiosità che suscita un buon sorso di vino.

Intreccio sensoriale, dunque, valorizzato dall’arte e dalle creazioni gastronomiche di un giovane chef, Daniele Tomasi, che a Pergine Valsugana ha recentemente aperto un suo ristorante chiamato proprio Intrecci. “La musica e le parole create per la nostra visita immersiva in cuffia alla cantina e al vigneto del Maso diventeranno a breve la proposta di punta della nostra offerta enoturistica – sottolinea Valentina Togn – una chicca che l’ospite potrà prenotare attraverso il nostro sito Maso Poli. L’enoturista oggi richiede di conoscere l’anima dell’Azienda, è saturo di esperienze “copia incolla” e ricerca stimoli autentici che lo inducano ad apprezzare veramente il sapore dei vini e a fidelizzarsi al nome del Produttore.”

“Siamo consapevoli che l’opera “Terra Cielo” desterà moltissima curiosità – precisa Martina Togn- e siamo lieti che questo avvenga per il bene del territorio delle Colline Avisiane. Tuttavia la statua lignea potrà essere vista solo dietro prenotazione e non sarà accessibile al pubblico in transito sulla strada provinciale. L’opera vuole essere un tributo alla bellezza della vigna, fatta anche di silenzi e rispetto. Questa esclusività sarà per noi ancora più di stimolo ad accogliere con cura le persone che prenderanno parte al nostro tour emozionale”.