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Dopo la rapina restò senza benzina a Misinto, uomo di Lentate finisce in carcere

E’ stato arrestato per scontare la condanna il 39enne di Lentate sul Seveso che due anni fa, dopo la rapina in una bar del paese, durante la fuga con la sua auto, rimase senza benzina alle porte di Misinto. L’uomo, allora 37enne, si era costituito, ammettendo le proprie responsabilità anche per un furto di gratta e vinci per le scritte minacciose realizzate sui muri del proprio condominio.
L’altro giorno i carabinieri della Stazione di Lentate sul Seveso hanno rintracciato e arrestato a Como il 39enne lentatese, celibe, nullafacente, con precedenti per rapina, lesioni personali aggravate e spaccio di stupefacenti.

Rimasto senza benzina si era fatto venire a prendere dai genitori a Misinto

Deve scontare la pena definitiva per una rapina commessa il 30 luglio 2021 in un bar di Lentate sul Seveso. Quel giorno, verso le 14, dopo essere entrato nel bar dove era presento la sola barista, una donna di 47 anni, ha prima provato a farle aprire il registratore di cassa chiedendo un cambio di banconote, poi aveva estratto un coltello e, dopo averla minacciata, ha strappato via i cavi del registratore di cassa portandolo vie e fuggendo con la sua Audi A3 nera. Ma la fuga era durata poco perché durante il tragitto non si era accorto di essere a corto di carburante e, giunto alle porte di Misinto, dopo soli due chilometri, era stato costretto ad accostare e farsi venire a prendere dai genitori.

L’uomo di Lentate accusato anche di furto di gratta e vinci e scritte minacciose 

Immediatamente dopo la rapina, i carabinieri del Comando Stazione di Lentate sul Seveso si erano subito messi sulle tracce del 37enne, già noto ai militari, riuscendo in brevissimo tempo a identificarlo grazie alla descrizione inequivocabile che era stata fornita dalla vittima. Contestualmente, il 37enne, che durante la brevissima fuga, si era anche liberato del coltello e del registratore di cassa lanciandoli dal finestrino, aveva deciso di costituirsi ed era sopraggiunto in caserma accompagnato proprio da quei genitori che poco prima lo avevano recuperato lungo la strada.

Durante gli accertamenti, i militari dell’Arma erano anche riusciti ad attribuire al rapinatore altri due eventi delittuosi dei quali si era reso protagonista avvenuti nei giorni precedenti sempre a Lentate sul Seveso. Il primo, il furto con destrezza di un blocchetto di sessanta gratta e vinci “Il Miliardario” del valore complessivo di 300 euro. . Il secondo episodio riguardava invece delle scritte minacciose apparse in un condominio della nota via Roma dove l’uomo intimava ai residenti di non interessarsi al fatto che lui facesse uso di cocaina avvertendo “Agli spioni gli spezzo le gambe. Sapete chi sono e io so chi siete voi!”.

L’uomo, che negli uffici dell’Arma aveva ammesso di essere l’autore sia della rapina che del furto e delle minacce anonime, allora aveva provato a giustificarsi dicendo che era tutto dovuto al fatto che assumesse cocaina. Nella circostanza era stato denunciato in stato di libertà per rapina aggravata, furto aggravato e minacce.

Condannato in via definitiva a un anno e dieci mesi di reclusione per la rapina, dopo esser stato rintracciato dai carabinieri in una palazzina del centro città a Como, è stato arrestato ed è stato trasferito in carcere.

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