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È fatta: la carta d'identità elettronica sostituisce lo Spid

«Spid e Cie sono due realtà che si stanno consolidando. Dobbiamo andare verso uno strumento di identità digitale che sia unico e valido non soltanto in Italia, ma oltre i confini italiani, in Europa». Così parlava il Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a margine della tappa a Napoli del percorso Facciamo semplice l'Italia. Parola ai territori , lo scorso 13 marzo 2023. Perché sul Sistema Pubblico di Identità Digitale e la Carta d'Identità Elettronica - come è noto - il Governo Meloni stava lavorando da tempo a una sorta di unificazione, per realizzare quell'Identità Nazionale Digitale, in vista del rinnovo delle convenzioni in scadenza il 23 aprile con le aziende (o identity provider) coinvolte. Ebbene, da pochi giorni il Ministero dell'Interno ha attivato nuove funzionalità che permettono di accedere ai siti della Pubblica Amministrazione anche, semplicemente, con la CIE (Carta di Identità Elettronica).

Come attivare la carta d'identità elettronica in sostituzione allo Spid

La Carta di Identità Elettronica (CIE) è il documento d’identità dei cittadini italiani emesso dal Ministero dell’Interno e prodotto dal Poligrafico e Zecca dello Stato che, grazie a elementi di sicurezza e anticontraffazione, permette l’accertamento dell’identità del possessore e l’accesso ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni sia in Italiache nei Paesi dell’Unione Europea Oltre ad accertare l’identità del titolare, la CIE è dotata anche di una componente elettronica che – grazie all’adozione delle più avanzate tecnologie disponibili e in conformità alla normativa europea – rappresenta l’identità digitale del cittadino. I cittadini possono accedere ai servizi online aderenti con le credenziali CIE in maniera semplice e veloce; in funzione del servizio richiesto dal cittadino, l’autenticazione può avvenire attraverso 3 livelli di autenticazione a sicurezza crescente:
- livello 1: accesso mediante una coppia di credenziali (username e password),
- livello 2: l’accesso prevede, in aggiunta alle credenziali di livello 1, l’impiego di un secondo fattore o meccanismo di autenticazione che certifichi il possesso di un dispositivo (es. codice temporaneo OTP, scansione QR code),
- livello 3: è richiesto l’utilizzo di lettore o uno smartphone dotato di tecnologia NFC per la lettura della CIE.
Per tutte le info sulle nuove modalità di attivazione: www.cartaidentita.interno.gov.it

Tutti i numeri dello Spid

Va detto che lo Spid, finora, in realtà ha funzionato alla grande, al netto della complicazione iniziale relativa alla sua attivazione. Non a caso è ormai nelle mani di un maggiorenne su due, ed è aumentato anche il suo utilizzo: nel 2022 gli accessi con l'identità digitale hanno superato il miliardo (erano 570 milioni nel 2021). Le identità Spid sono, dunque, circa 33,5 milioni (al 31 dicembre 2022) e quelle attive lo scorso ottobre avevano già raggiunto il risultato atteso per giugno 2024. Parallelamente, è aumentato anche il numero di amministrazioni che consentono l'accesso a servizi online tramite lo strumento di autenticazione: oltre 12.500 pubbliche amministrazioni attive a fine 2022 (erano circa 9.500 a fine 2021). Se pensi ai canali di pagamento dei servizi pubblici, PagoPa registra circa 10.000 pubbliche amministrazioni aderenti , è usata da 41 milioni di cittadini e da circa 2 milioni di imprese. Nel solo 2022 ha registrato quasi 332 transazioni, con un aumento del 103% rispetto all'anno precedente, per un controvalore economico di oltre 61 miliardi di euro. La quota di italiani che utilizzano i servizi online della PA è aumentata del 10% negli ultimi due anni, un'accelerazione che nel prossimo futuro potrebbe ridurre il gap rispetto agli altri Paesi europei per utenti che ricorrono a servizi pubblici digitali. Il DESI 2022 (l’indice di digitalizzazione dell’economia e della società della Commissione europea), infatti, evidenzia che la Pubblica Amministrazione italiana si mantiene sostanzialmente in linea con gli altri Stati membri in termini di disponibilità di servizi digitali della Pubblica Amministrazione per il cittadino.

Come fare lo Spid

A tutt'oggi, e in. attesa di sviluppi, può ancora richiedere lo Spid ogni cittadino maggiorenne semplicemente dotato di: un documento di identità valido, la tessera sanitaria o il codice fiscale, un indirizzo email personale, un numero di cellulare. Per iniziare la procedura, basta andare sul sito Spid.Gov.it , cliccare su “Richiedi Spid” e scegliere uno dei provider di identità autorizzati - tra cui Poste Italiane. Dopo aver inserito le informazioni richieste e creato le proprie credenziali, occorre confermare la propria identità presso, appunto, il provider scelto, con quattro differenti modalità: di persona;in lineatramite webcam con l'identity provider tramite operatore o tramite registrazione video, abbinato al bonifico bancario di una determinata somma come ulteriore misura di sicurezza; utilizzando una carta di identità elettronica (CIE) o un passaporto elettronico sull'app del provider; utilizzando Carta di Identità Elettronica (CIE), tessera sanitaria o firma digitale tramite token USB o smart card e relativo codice PIN. Lo Spid viene attivato dopo aver ottenuto l'autenticazione, e consente di accedere a tutti i siti della Pubblica Amministrazione per iscrivere i figli a scuola, per esempio, prenotare una visita in ospedale , accedere al sito dell'INPS , registrare un contratto di locazione , accedere al 730 online richiedere vari bonus governativi , pagare la Tasi o i ticket ospedalieri, richiedere gli assegni familiari

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