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Eletti i nuovi capigruppo del Pd, fra le critiche

Le novità

Chiara Braga e Francesco Boccia sono i nuovi capigruppo di Camera e Senato

Chiara Braga è la nuova capogruppo Pd alla Camera mentre Francesco Boccia è il nuovo capogruppo del Pd al Senato. Entrambi sono stati eletti per acclamazione dai deputati Pd riuniti con la segretaria. Dunque dopo l’elezione di Elly Schlein, ecco le prime epurazioni in casa Pd. Addio a Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, rispettivamente ex presidente del gruppo alla Camera e Senato. Sono state messe da parte perchè vicine alla vecchia guardia, quella della segreteria di Enrico Letta.

A Palazzo Madama

"Ora iniziamo un lavoro parlamentare in raccordo con il partito e che avrà come punto riferimento costante le piazze, i luoghi dei bisogni degli italiani". Questo l'indirizzo del neopresidente Boccia, proposto dalla segretaria Elly Schlein" per la sua solidità, capacità politica ed esperienza" ed eletto per acclamazione stamattina dai senatori democratici.

Una lunga riunione, aperta da Schlein, con numerosi interventi. Da Graziano Delrio a Marco Meloni, Walter Verini, Enrico Borghi tra gli altri. "Clima complessivo buono", si riferisce. Nel lungo elenco due gli interventi da segnalare: l'uscente Simona Malpezzi e Sandra Zampa. Entrambe critiche sul metodo con cui è stata condotta la partita dei capigruppo. L'appunto di Malpezzi arriva a inizio lavori quando la capogruppo apre l'assemblea rassegnando le dimissioni.

Le critiche di Malpezzi e Zampa

"Dico con franchezza e nella trasparenza che comprendo la necessità della segretaria di fare delle scelte ma avrei preferito che la discussione avvenisse prima tra di noi che sui giornali", dice Malpezzi e aggiunge: "La segretaria Schlein ci ha chiesto la fiducia necessaria per lavorare tutti insieme: condivido e aggiungo che questa fiducia deve essere reciproca''. Sulla stessa linea la senatrice Zampa: "Avrei preferito una rosa di nomi" per la scelta del nuovo capogruppo. Zampa chiede inoltre che si superi ''la rappresentazione che chi ha votato Schlein è di sinistra e chi ha votato Bonaccini è ex renziano".

Schlein nella replica al termine del dibattito, spiega che le decisioni sui presidenti dei gruppi - riferisce chi era alla riunione - sono frutto di scelte personali e non di accordi nascosti. Per il resto, l'assemblea fila senza intoppi all'interno della cornice della gestione unitaria sulla quale si sta lavorando. Dal fronte della minoranza che ha sostenuto Bonaccini, il senatore Francesco Verducci interviene così rivolgendosi a Schlein: "Tu ci proponi un percorso politico unitario e un patto di fiducia, di fronte a questo noi non possiamo sottrarci".

La stessa segretaria, parlando con i senatori, si sofferma sulla questione degli assetti interni e spiega: "Stiamo lavorando a un assetto complessivo ed equilibrato, rispettoso del pluralismo e dell'esito delle primarie. Per questa ragione ci stiamo sentendo spesso in queste ore anche con Stefano Bonaccini. Entro pochi giorni ho intenzione di chiudere gli assetti e tornare a costruire insieme alla nostra comunità democratica proposte politiche alternative alle destre e a parlare dei temi che riguardano la vita delle persone". La dead line, ribadiscono dalle parti della segretaria, è fissata per i primi giorni della prossima settimana. Dopodomani Schlein sarà in Friuli per la campagna elettorale delle regionali.

A Montecitorio

Chiara Braga, neo eletta presidente dei deputati Pd, all'assemblea del gruppo Camera, ringrazia tutti: Serracchiani "che ha guidato il gruppo in questi anni e mesi fa complicati"; "Schlein" per la sua fiducia e il Pd, "nostro partito, a quella speranza per milioni di italiani e di italiane che è stato alla sua nascita e a cui dobbiamo tornare a essere".

"La bella e franca discussione che abbiamo fatto ieri ci ha aiutato a mettere a fuoco le tante sfide che abbiamo davanti. - ha continuato Braga - Lavoro, giustizia ambientale e sociale, lotta alle disuguaglianze, fisco e assetti istituzionali. E per me è stata la conferma di quello che siamo: una realtà collettiva, fatta del valore di singole donne e uomini della qualità dei singoli. Della capacità di metterle a valore di un progetto comune c'è assoluta necessità in questo momento. Molti di voi hanno alle spalle esperienze diverse di Governo del paese, di Regioni e Comuni, nelle quali la cifra era la possibilità di influire direttamente con la propria azione sulla direzione del Paese.Vorrei davvero che ciascuno di noi sentisse fino in fondo il valore del nostro impegno e del nostro lavoro".