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Farine di insetti, i produttori al ministro Lollobrigida: "Obbligo di etichettatura? Già previsto. I valori nutrizionali per noi sono un vanto viste le proprietà di questi alimenti"

MILANO. "Ci tengo a sottolineare che la legge già prevede l'obbligo di etichettatura relativa a tutti gli ingredienti presenti all'interno dei prodotti alimentari, comprese le farine di insetti". E' così che risponde Small Giants, la società pioniera dello sviluppo di prodotti alimentari a base di insetti, al ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, che sui 4 decreti firmati ieri.

Dall'etichettatura specifica in cui si riporta la provenienza, ai rischi legati al consumo, così come scaffali dedicati all'interno dei negozi: nei documenti sottoscritti dal ministro vengono riportate precise indicazioni su come verranno trattati gli alimenti contenenti farine di insetto.

"L'utilizzo di queste ultime - dichiara Francesco Majno, cofondatore di Small Giants -, come ad esempio la farina di grillo (Acheta domesticus), è per noi un vanto poiché si tratta di un ingrediente dagli incredibili valori nutrizionali e, al contempo, dal bassissimo impatto ambientale, caratteristiche che hanno spinto l'Unione Europea, a seguito di un'attenta e lunga valutazione da parte dell'Efsa, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare con sede a Parma, ad approvarne l'immissione sul mercato comunitario per uso umano".

Le farine di insetti hanno infatti "un contenuto proteico molto superiore a quello dei cereali, in particolare quello della farina di grillo è di circa 6 volte superiore a quello della farina di grano. Ne consegue che i produttori abbiano tutto l'interesse a enfatizzare, anziché nascondere, l'utilizzo di queste farine". 

E sulla collocazione di questi prodotti nei supermercati? "Riteniamo che questa debba essere una scelta dell'esercente al dettaglio - aggiunge -. L'eventuale obbligo, non ancora confermato, di inserimento in uno scaffale dedicato, potrebbe comportare un eccessivo spreco di spazio in negozio risultando estremamente oneroso e dunque disincentivante per gli esercenti". 

La società, fondata dai giovani Edoardo Imparato e Majno, ha spostato la sua sede a Milano "dopo le recenti approvazioni dell'Unione Europea alla farina di grillo e del buffalo worm". "Siamo orgogliosi di offrire una nuova alternativa - conclude Majno -, sostenibile e nutriente, ai consumatori continuando a impegnarci sempre nel garantire la massima trasparenza e sicurezza alimentare dei nostri prodotti".