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Firenze, 85° Maggio Musicale Fiorentino: va in scena il «Falstaff» di Verdi diretto da Gatti

FIRENZE – Al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino da venerdì 16 a venerdì 23 giugno va in scena l’ultima opera prevista per l’85° Festival (e forse per il resto dell’anno): Falstaff di Giuseppe Verdi, che, in regime di risparmio per la situazione disastrata dei conti lasciata da Pereira, recupera in anticipo (era prevista per ottobre) l’allestimento del 2021 con alcune migliorie, visto che ora non c’è più il problema del distanziamento, e un cast quasi interamente nuovo. Dunque, anche chi ha visto l’edizione del 2021 vede e sente qualcosa di nuovo. D’altronde sulla personalizzazione della lettura ha insistito anche Daniele Gatti, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale, nel presentare l’opera alla stampa; lo spiritoso libretto che Arrigo Boito, alla sua seconda e ultima collaborazione con Verdi su soggetto shakesperiano (dopo l’Otello, andato in scena al Maggio fino a pochi giorni fa), trasse da Le allegre comari di Windsor e dall’Enrico IV ci deve far sorridere, ma deve restare sempre in trasparenza una vena di malinconia (Sir John Falstaff, unico nobile fra tanti borghesi, è un uomo che vede il tramonto della sua vita e dei valori della sua classe). Nel cast si trovano due nomi ben noti al pubblico wagneriano, che infatti avrebbero dovuto essere nel cast dei Maestri cantori rinviati sine die: Michael Volle (Falstaff) e Markus Werba (Ford; già apprezzatissimo Leporello nel Don Giovanni che ha aperto il festival). Irina Lungu, al suo debutto assoluto sulle scene del Maggio, interpreta Alice Ford, una delle due comari che il panciuto protagonista proverà, con scarso successo, a sedurre in contemporanea; Adriana Di Paola, prorompente Baba la Turca in The Rake’s Progress andato in scena lo scorso marzo, interpreta Mrs. Quickly, mentre Claudia Huckle è Mrs. Meg Page, l’altra comare che Falstaff prova a conquistare; Rosalia Cíd, formatasi all’Accademia del Maggio e ormai in carriera, è Nannetta, figlia di Alice e Ford e innamorata del giovane Fenton; Pistola e Bardolfo, i servi traditori di Sir John Falstaff, sono interpretati da Tigran Martirossian Oronzo d’Urso, pure talento dell’Accademia del Maggio. Restano del vecchio cast Matthew Swensen come Fenton e Christian Collia (anche lui sentito di recente in The Rake’s Progress, come Swensen) come dottor Cajus, lo sgradevole partito che Ford avrebbe scelto per Nannetta, ma le comari raddrizzeranno le cose e la faranno a tutti i maschi. La regia di Sven-Eric Bechtolf, tradizionale e rispettosa del libretto, è ripresa da Stefania Grazioli. Le scene sono di Julian Crouch, i costumi di Kevin Pollard mentre luci e video sono curati rispettivamente da Alex Brok (riprese da Valerio Tiberi)e Josh Higgason. Il maestro del Coro del Maggio è Lorenzo Fratini; figuranti Mauro Barbiero, Andrea Bassi, Rosario Campisi, Fabrizio Casagrande, Gioele Gaggio, Giampaolo Gobbi, Enrico L’Abbate, Stefano Mascalchi, Andrea Saccoman, Simone Ticci, Federico Vazzola, Beniamino Zannoni.

Una curiosità: Falstaff debuttò nel 1893; la prima messinscena a Firenze fu nel 1933, in occasione del primo Festival del Maggio, e la ripresa del 2023 cade dunque nel 130° anniversario della prima assoluta e nel 90° della prima fiorentina.

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Piazza Vittorio Gui)

Venerdì 16 giugno ore 19

Solo tre le repliche in programma: lunedì 19 e mercoledì 21 giugno alle 20 e venerdì 23 alle 18.

Biglietti: Visibilità limitata e ascolto: 15€ Galleria: 35€ Palchi: 50€ Platea 4: 60€ – Platea 3: 70€ – Platea 2: 85€ – Platea 1: 110€, in vendita in biglietteria, nei punti Box Office e sul sito del Maggio (dove non viene applicata prevendita); a metà prezzo la recita del 23 (anche online); con sconto 40% per soci Coop quella del 21 giugno (ma l’acquisto dei biglietti deve esser fatto in biglietteria o nei punti vendita Coop)

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