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Fitch declassa la Tunisia per la crisi finanziaria

'L'agenzia di rating internazionale Fitch Ratings ha abbassato il rating di default dell'emittente a lungo termine in valute estere della Tunisia da CCC+ a CCC- , a causa dei ritardi nelle trattative per ottenere un nuovo prestito dal Fondo Monetario Internazionale (Fmi).

Questo declassamento del rating del debito a lungo termine del paese nordafricano "riflette l'incertezza che circonda la capacità della Tunisia di raccogliere fondi sufficienti per soddisfare le sue sostanziali esigenze finanziarie", ha affermato Fitch in una nota.

La Tunisia era già tra i Paesi a presentare reali rischi di mancato rimborso, secondo l'istituto. "Il nostro scenario principale è per un accordo tra la Tunisia e l' Fmi entro la fine dell'anno, ma è molto più tardi di quanto ci aspettassimo in precedenza e i rischi rimangono alti", ha detto Fitch. L'agenzia ricorda che il bilancio del governo dipende da oltre 5 miliardi di dollari di finanziamenti esterni (10% del Pil) che non verranno sbloccati fino a quando non ci sarà un accordo con l'Fmi. 

Il declassamento di Fitch arriva alla vigilia della visita della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che si recherà domenica in Tunisia con i leader di Italia e Paesi Bassi per colloqui con il presidente Kais Saied incentrati su migrazione ed economia. "Un accordo di cooperazione nei settori dell'economia, dell'energia e della migrazione sarà al centro delle discussioni", ha affermato il portavoce di von der Leyen. Eric Mamer. La Tunisia è da lunghi mesi in trattative difficili con l'Fmi per ottenere un nuovo prestito di 1,9 miliardi di dollari, ma il presidente Kais Saied rifiuta ogni "diktat straniero" che possa inficiare in qualche modo la "pace sociale". Tra le riforme raccomandate dal Fondo, in un accordo mai reso pubblico dalle parti, ci sarebbe la ristrutturazione di oltre 100 aziende pubbliche fortemente indebitate e la revoca dei sussidi statali su alcuni prodotti di base. La presidente del Consiglio dell'Italia, Giorgia Meloni, ha anche invocato un accordo tra il Fmi e la Tunisia, considerato "fondamentale per il rafforzamento e una piena e completa ripresa del Paese".