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Gianni Minà, Arbore: "Impossibile dirgli di no". Minoli: "La sua agenda pesava un chilo". Domani camera ardente in Campidoglio

E' stato testimone di un'epoca. Gianni Minà, morto all'età di 84 anni, ha raccontato i grandi del mondo. Sport, in particolare il pugilato con la lunga amicizia con Muhammad Ali, cinema, poltica, società. L'intervista infinita con Fidel Castro rappresenta una pietra miliare del modo di fare giornalismo.

Domani camera ardente in Campidoglio

Domani sarà aperta nella Sala della Protomoteca in Campidoglio la camera ardente per Gianni Minà. Sarà possibile rendergli omaggio dalle 10:00 alle 19:00.

Il presidente della Figc Gravina: "Perdiamo un fuoriclasse assoluto"

 "Giornalista intellettuale, profondo conoscitore delle dinamiche sociali e grande appassionato di sport - il ricordo del presidente della Figc, Gabriele Gravina - ha dedicato tutta la sua vita a conoscere e a raccontare i tratti profondi dell'umanità e le sue diverse sfaccettature, quindi anche del calcio, con cura e attenzione particolari. Perdiamo un fuoriclasse assoluto".

De Siervo: "Minà un grande che è andato oltre lo sport"

 "Gianni è stato per me un punto di riferimento nei miei primi anni alla Rai, oltre che un grande amico, insieme a lui e alla moglie Loredana abbiamo lavorato per restituire al grande pubblico gran parte dei programmi innovativi e unici che Gianni era stato capace di realizzare. Stiamo parlando probabilmente di uno dei più grandi giornalisti televisivi di sempre, non si è mai limitato allo sport avendo inventato un nuovo modo di scrivere e condurre programmi di intrattenimento capaci di parlare a tutti". Così Luigi De Siervo, ad della Lega di Serie A e in passato Amministratore Delegato di Rai Com

Giorgia Meloni: "Minà grande giornalista e uomo di profonda cultura"

 "Addio a Gianni Minà, un vero professionista amato e rispettato da tutti. L'Italia perde un grande giornalista e un uomo di profonda cultura. Che la terra ti sia lieve". Così lo ricorda su twitter la premier Giorgia Meloni.

Minoli: "La sua agenda pesava un chilo"

"La sua non era un'agendina. Era un'agenda che pesava un chilo, con i nomi di tutti gli uomini di spettacolo e di sport del mondo, che lui poteva chiamare, che gli rispondevano e che venivano in trasmissione. Con lui abbiamo fatto 8 anni tra mixer e blitz, che è diventato il programma alternativo della domenica in cui sono venuti tutti gli ospiti più incredibili del mondo chiamati da lui. Ricordo da Cassius Clay a Robert De Niro, insomma chiunque". A Rainews24, Giovanni Minoli ricorda Gianni Minà.
Minoli evoca la sua passione "per la grande musica sudamericana e per la cultura sudamericana che lo ha portato poi a fare quella clamorosa intervista a Fidel Castro", ma anche quella per la storia della boxe: "un grande amore per la boxe che lo ha portato a fare dodici puntate per noi di mixer sulla boxe". E l'amore per il Torino, di cui era "una grande tifoso".