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Gianni Minà morto, il ricordo. Minoli: "La sua agenda pesava un chilo". Domani camera ardente in Campidoglio

E' stato testimone di un'epoca. Gianni Minà, morto all'età di 84 anni dopo una breve malattia cardiaca, ha raccontato i grandi del mondo: sport, in particolare il pugilato con la lunga amicizia con Muhammad Ali, cinema, poltica, società. L'intervista infinita con Fidel Castro rappresenta una pietra miliare del modo di fare giornalismo. La camera ardente sarà allestita domani 28 marzo, in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, con l'apertura dalle ore 10 alle ore 19.

Quella storica intervista a Maradona: "Diego, che ti succede?"

Gianni Minà, la storica intervista a Maradona in crisi: "Che ti succede Diego?"

Luca Pancalli: "Uno dei primi a interessarsi al mondo paralimpico"

 "Conoscevo Gianni, forse è stato uno dei primi giornalisti attenti al nostro mondo quando nel '76 era vicino a quella spedizione in Canada per un'edizione che non poteva essere ancora chiamata Paralimpiade, ma lui in quegli anni aveva capito che qualcosa intorno a noi stava cambiando". Lo ha detto Luca Pancalli, presidente Cip, ricordando Gianni Minà. "E' stato un grande giornalista e un grande uomo di letteratura. Ha avuto la sensibilità di avvicinarsi con curiosità e rispetto a ciò che gli accadeva intorno"

Gianni Minà sul set con Adriano Celentano
Gianni Minà sul set con Adriano Celentano
Gianni Minà sul set con Adriano Celentano (fotogramma)

Dall'archivio: il colloquio con Trapattoni

Panatta: "Gianni Minà era il fratello maggiore che tutti avremmo voluto avere"

 "Era una persona perbene, gentile, che ti rassicurava e ti metteva a tuo agio. Quando faceva le interviste ti metteva nelle condizioni di stare sereno: interpretava lo stato d'animo in quel momento dell'atleta sia che avesse vinto, sia che avesse perso o che fosse un momento di crisi. Lui era il fratello maggiore che tutti avremmo voluto avere". Così Adriano Panatta ricorda Gianni Minà a Radio anch'io, su Rai Radio1.

Foto d'archivio: Minà con Fiorella Mannoia

(fotogramma)

De Giovanni: "Ha creato un linguaggio unico"

"Gianni Minà è stato un cardine della comunicazione, un amico comune. Non era un giornalista che intervistava qualcuno di importante e basta, era amico nostro ed era in grado di parlare a tu per tu con personaggi famosi, come se li stessimo intervistando noi. Ha creato un linguaggio unico". Così Maurizio De Giovanni, giornalista e scrittore, ricorda l'amico Gianni Minà scomparso ieri sera all'età di 84 anni per una malattia cardiaca.

Fiorello ricorda Gianni Minà

Fiorello ricorda Gianni Minà: "Gli volevo bene, era molto divertito dalla sua parodia che facevo in radio"

Pagina social Maradona: "Grazie di tutto Gianni, non hai mai tradito Diego"

"Tu non lo hai mai tradito. Grazie di tutto, Gianni Minà, un giornalista senza tempo, emblema di un mestiere quasi scomparso. Una perdita immensa. Le nostre condoglianze a tutta la sua famiglia". Così la pagina social di Diego Armando Maradona ricorda il giornalista, grande amico del campione argentino.

(fotogramma)

Tommie Smith: "Profondo dolore per la scomparsa di Gianni"

"Sono profondamento addolorato per la morte di Gianni Minà. Pregherò per lui e per la sua famiglia, alla quale vanno le mia condiglianze". E' il messaggio di Tomie Smith, leggenda dell'atletica mondiale, l'atleta del pugno chiuso per la causa dei neri sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi di Messico 1968

Foto d'archivio: Gianni Minà con Fidel Castro

(ansa)

Domani camera ardente in Campidoglio

Domani sarà aperta nella Sala della Protomoteca in Campidoglio la camera ardente per Gianni Minà. Sarà possibile rendergli omaggio dalle 10:00 alle 19:00.

Il presidente della Figc Gravina: "Perdiamo un fuoriclasse assoluto"

 "Giornalista intellettuale, profondo conoscitore delle dinamiche sociali e grande appassionato di sport - il ricordo del presidente della Figc, Gabriele Gravina - ha dedicato tutta la sua vita a conoscere e a raccontare i tratti profondi dell'umanità e le sue diverse sfaccettature, quindi anche del calcio, con cura e attenzione particolari. Perdiamo un fuoriclasse assoluto".

De Siervo: "Minà un grande che è andato oltre lo sport"

 "Gianni è stato per me un punto di riferimento nei miei primi anni alla Rai, oltre che un grande amico, insieme a lui e alla moglie Loredana abbiamo lavorato per restituire al grande pubblico gran parte dei programmi innovativi e unici che Gianni era stato capace di realizzare. Stiamo parlando probabilmente di uno dei più grandi giornalisti televisivi di sempre, non si è mai limitato allo sport avendo inventato un nuovo modo di scrivere e condurre programmi di intrattenimento capaci di parlare a tutti". Così Luigi De Siervo, ad della Lega di Serie A e in passato Amministratore Delegato di Rai Com.

Foto d'archivio: Gianni Minà con Beppe Grillo

(fotogramma)

Giorgia Meloni: "Minà grande giornalista e uomo di profonda cultura"

 "Addio a Gianni Minà, un vero professionista amato e rispettato da tutti. L'Italia perde un grande giornalista e un uomo di profonda cultura. Che la terra ti sia lieve". Così lo ricorda su twitter la premier Giorgia Meloni.

Minoli: "La sua agenda pesava un chilo"

"La sua non era un'agendina. Era un'agenda che pesava un chilo, con i nomi di tutti gli uomini di spettacolo e di sport del mondo, che lui poteva chiamare, che gli rispondevano e che venivano in trasmissione. Con lui abbiamo fatto 8 anni tra mixer e blitz, che è diventato il programma alternativo della domenica in cui sono venuti tutti gli ospiti più incredibili del mondo chiamati da lui. Ricordo da Cassius Clay a Robert De Niro, insomma chiunque". A Rainews24, Giovanni Minoli ricorda Gianni Minà.
Minoli evoca la sua passione "per la grande musica sudamericana e per la cultura sudamericana che lo ha portato poi a fare quella clamorosa intervista a Fidel Castro", ma anche quella per la storia della boxe: "un grande amore per la boxe che lo ha portato a fare dodici puntate per noi di mixer sulla boxe". E l'amore per il Torino, di cui era "una grande tifoso".