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Giornata autismo, Mattarella inaugura PizzAut a Monza. Il fondatore Nico Acampora: "Per i nostri ragazzi una gioia immensa"

"Sono emozionatissimo e molto stanco, perché stanotte non ho dormito per nulla. Il presidente della Repubblica incontrerà i miei ragazzi. Non riesco ancora a crederci": Nico Acampora, fondatore e presidente di PizzAut, oggi a Monza alla presenza di Sergio Mattarella taglierà il nastro per l'inaugurazione ufficiale del secondo ristorante italiano gestito da ragazzi autistici.

Un evento organizzato in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo. L'anno scorso PizzAut aveva celebrato la ricorrenza in Vaticano, insieme a papa Francesco.

Il capo dello Stato verrà accolto con l'esecuzione dell'Inno alla Gioia da parte di Andrea Malorni, uno dei ragazzi di PizzAut che da qualche mese ha imparato a suonare il violino, poi assisterà alla firma del contratto di assunzione a tempo indeterminato di due camerieri autistici, Gabriele Nughes e Beatrice Tassone.

In attesa dell'arrivo dell'ospite d'onore, Acampora si stringe agli amici di sempre, che da anni seguono e sostengono il progetto PizzAut. Tra loro monsignor Luca Raimondi, vescovo ausiliare di Milano e vicario episcopale della zona pastorale IV della Diocesi di Milano: "La coincidenza di una giornata del genere, fortemente voluta da una persona come Nico che si adopera per il riscatto di un'umanitá apparentemente ferita e in realtà speciale, con la settimana di Pasqua è semplicemente straordinaria" ha dichiarato.

Felice, anzi "troppo gioioso per parlare", è anche Guido Marangoni, scrittore e padre di Anna, una bambina con la sindrome di Down. È sua la frase che campeggia all'ingresso del primo ristorante PizzAut a Cassina de' Pecchi e che ora è stata ripresa anche a Monza: "Siamo fatti di-versi perché siamo poesia". Oggi ripete: "Se è un sogno, non svegliatemi. Perché, come dicono a PizzAut, è vietato calpestare i sogni".

Per il presidente della Repubblica, i ragazzi hanno ideato la pizza "Articolo 1 - l'Italia è una Repubblica democratica fondata anche sul nostro lavoro", con burrata e pomodorini provenienti da beni confiscati alla criminalità organizzata.

Un risultato eccezionale per il progetto sociale ideato da un padre: perché Nico Acampora è innanzi tutto il papà di Leo, un ragazzo autistico di 14 anni. "Pensando al suo futuro mi sono imbattuto nel presente di tanti ragazzi meravigliosi" racconta.