Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Giornata mondiale dell'Acqua, l'Istat: "Ogni giorno persa quasi metà della distribuzione"

L'Italia è la prima in Unione Europea per acqua prelevata a uso potabile. Ma con una dispersione ancora troppo alta. E un razionamento che adesso arriva anche al Nord. È la fotografia scattata dall'Istat in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e celebrata ogni anno il 22 marzo. Nel suo report, l'Istat propone le statistiche sulle acque con riferimento ai diversi aspetti legati al territorio e alla popolazione. Emerge così come l'Italia si confermi, ormai da più di un ventennio, al primo posto tra i Paesi Ue per la quantità, in valore assoluto, di acqua dolce complessivamente prelevata per uso potabile da corpi idrici superficiali o sotterranei.

Fonte: Istat
Fonte: Istat
Fonte: Istat 

"Troppi gestori idrici"

A fronte di questo primato, però, rimane ancora troppo alta la dispersione, dovuta secondo l'Istat a una gestione troppo frammentata, tanto che se si riuscisse a risolvere si potrebbe garantire l'approvvigionamento idrico di oltre 43 milioni di persone. "Una gestione virtuosa dei servizi idrici passa necessariamente dalla gestione integrata di tutti i passaggi", spiega Simona Ramberti, della direzione generale statistiche ambientali e territoriali. "Un sistema a perdite zero non esiste, è naturalmente impossibile, un minimo di dispersione è fisiologica, ma dobbiamo almeno cercare di abbatterle il più possibile" aggiunge, sottolineando che "nel 2020 operano in Italia 2.391 gestori di servizi idrici, 161 in meno rispetto al 2018, ma la gestione è ancora fortemente frammentata".

Fonte: Istat
addressFonte: Istat
Fonte: Istat 

La dispersione: 157 litri per abitante al giorno

"Le perdite rappresentano uno dei principali problemi per una gestione efficiente e sostenibile dei sistemi di approvvigionamento idrico e, benchè molti gestori del servizio idrico abbiano avviato iniziative per garantire una maggiore capacità di misurazione dei consumi, la quantità di acqua dispersa in rete continua a rappresentare un volume cospicuo, quantificabile in 157 litri al giorno per abitante" specifica ancora Ramberti, che ha presentato i dati presso la sede dell'Istat. Secondo la ricercatrice: "Stimando un consumo pro capite pari alla media nazionale, il volume di acqua disperso nel 2020 soddisferebbe le esigenze idriche di oltre 43 milioni di persone per un intero anno". Nel dettaglio, secondo i dati divulgati oggi dall'Istat, In nove regioni le perdite idriche totali in distribuzione sono superiori al 45%, con i valori più alti al Sud, in Basilicata (62,1%), Abruzzo (59,8%), Sicilia (52,5%) e Sardegna (51,3%). In un comune su quattro, a livello nazionale, viene persa oltre la metà dell'acqua immessa in distribuzione. Nel 2020 sono erogati ogni giorno per gli usi autorizzati 215 litri di acqua potabile per abitante nelle reti comunali di distribuzione. Nel 2021 sono state adottate misure di razionamento dell'acqua in 15 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana, erano 11 nel 2020.

Fonte: Istat
addressFonte: Istat
Fonte: Istat 
Fonte: Istat
addressFonte: Istat
Fonte: Istat 

Quei 7 milioni di residenti senza allaccio alla rete fognaria

Si registra un ritardo nel 2020: 6,7 milioni di residenti non sono ancora allacciati alla rete fognaria pubblica. Per quanto riguarda invece a rete di distribuzione, i 322 gestori specializzati di fonti di approvvigionamento per uso potabile prelevano la maggior parte del volume complessivo, il 90,3% (circa 8,3 miliardi di metri cubi di acqua). L'erogazione giornaliera pro capite è mediamente più elevata nei comuni del Nord, con il massimo nel Nord-ovest (253 litri per abitante al giorno). Il volume di acqua per uso potabile prelevato per impieghi domestici, pubblici, commerciali, artigianali, industriali e agricoli che rientrano nella rete comunale è di 9,19 miliardi di metri cubi nel 2020. Il prelievo giornaliero di 25,1 milioni di metri cubi, pari a 422 litri per abitante, è reso possibile da una capillare rete di approvvigionamento. Il prelievo maggiore avviene durante l'estate, nel trimestre luglio-settembre: 2,4 miliardi di metri cubi (26,4% del totale annuo). Le regioni con la maggior quota di acqua sottoposta a trattamenti di potabilizzazione sono Basilicata (80,9%) e Sardegna (79,0%), a causa dei consistenti prelievi da corsi d'acqua e bacini artificiali, ma le quote sono consistenti anche in Puglia (55,1%), Toscana (55,0%) ed Emilia-Romagna (50,0%).

Fonte: Istat
addressFonte: Istat
Fonte: Istat