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Giovane donna muore dopo intervento di routine alla tiroide, il marito: “Voglio sapere la verità”

Dopo aver autorizzato la donazione degli organi, l'uomo ha presentato una denuncia contro ignoti ai carabinieri di Civitella Roveto per accertare eventuali responsabilità per la morte della moglie

Grazia Sabatini

Grazia Sabatini (Foto dal Web)

TiscaliNews

Mi avevano detto che si trattava di un intervento di routine. Ora voglio sapere cos'è andato storto”. A parlare è Giovanni Mariani, il marito di Grazia Sabatini, la quarantaduenne abruzzese, morta in ospedale dopo un'operazione alla tiroide eseguita al Sant'Andrea di Roma. L’uomo ha presentato ai Carabinieri di Civitella Roveto una denuncia contro ignoti per ottenere l'apertura di un'indagine che accerti se si è trattato di un nuovo caso di malasanità e quindi eventuali responsabilità per la morte della moglie.

Intervento di routine

Il marito ha raccontato a il Messaggero che prima dell’intervento Grazia non era per niente preoccupata: "I sanitari le avevano spiegato che doveva stare tranquilla in quanto la tiroidectomia – asportazione parziale o totale della toroide – era una di quelle operazioni che si fanno molte volte e tutti i giorni, di routine insomma". Ma Grazia a questa operazione non è sopravvissuta e le cause  sono ancora tutte da accertare.

La morte

L’intervento era stato fissato per lo scorso mercoledì 22 marzo. Dopo l'operazione, pare che 42enne avesse avvertito solo un fastidio alla gola tanto che i medici parlavano già delle dimissioni. Invece a causa delle complicazioni sopraggiunte è stata riportata in sala operatoria per un nuovo intervento purtroppo seguito dalla morte cerebrale della giovane donna che lascia una bambina di 11 anni. Sotto shock la comunità Marsicana di Civitella Roveto, in provincia de L'Aquila. Il sindaco Pierluigi Oddi scrive su Facebook: "Ci lascia una brava persona, una giovane e premurosa mamma, una donna dolce e sensibile". Sarà lutto cittadino il giorno dei funerali.

La denuncia

Dopo aver acconsentito alla donazione dei suoi organi, ora la famiglia della donna, assistita dal legale di parte civile Berardino Terra, chiedono alla magistratura di verificare cosa sia andato storto durante la degenza nell’ospedale romano. Per accertare eventuali responsabilità a carico dell'ospedale e del medico che l'ha operata la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di omicidio colposo al momento contro ignoti. Nel frattempo, sulla vicenda l'azienda ospedaliera Sant'Andrea si è definita "Dispiaciuta per quanto accaduto – e ha spiegato di aver – attivato tutte le procedute di verifica interne".