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Gli Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia scendono in campo per la tutela della sostenibilità ambientale

di Francesco Tagliente

Un invito a riflettere sugli investimenti pubblici in strutture senza futuro realizzando cattedrali nel deserto. In fase di progettazione di un impianto sportivo è necessario venga prevista anche la gestione e la fine vita dell’impianto.È sotto gli occhi di tutti il degrado in cui versano centinaia di strutture sportive abbandonate che diventano una ferita per il paesaggio e per l’ambiente. Fondamentalmente anche la sostenibilità dell’impianto in fase di gestione ordinaria, strettamente collegata ai principi di progettazione razionalizzando i consumi e prevedendo usi flessibili.
Il tema della “Sostenibilità ambientale nel mondo dello sport” sarà al centro delle celebrazioni “Giornata mondiale dell’Ambiente 2023”, organizzate il 5 giugno che ho organizzato nella veste di presidente dalla Sezione romana dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, nel Salone d’Onore del CONI, Piazza Lauro De Bosis, con

Il Dott. Francesco Tagliente durante la cerimonia per il suo insediamento come nuovo questore di Roma, questa mattina 2 agosto 2010.
ANSA / CLAUDIO PERI

inizio alle ore 10.15
D’intesa con la presidente nazionale dell’ANAOAI, Novella Calligaris, ho organizzato una mattinata di approfondimento sui “Criteri di sostenibilità ambientale nella costruzione e gestione degli impianti sportivi: una sfida da vincere per i prossimi appuntamenti internazionali”.
L’obiettivo è quello di condividere un lavoro programmatico con il contributo delle istituzioni scientifiche, del CONI, di Sport e Salute e delle Federazioni sportive, per definire protocolli condivisi, a volte multidisciplinari a volte specifici, in grado di indirizzare la progettazione dei nuovi impianti o il recupero degli esistenti, nonché il loro utilizzo, verso reali e tangibili obiettivi di sostenibilità.
I lavori saranno aperti con una relazione sulla “Sostenibilità globale, Cambiamento climatico ed effetti sociali planetari” dell’Ingegnere Paolo Ghezzi, Responsabile scientifico del Master in gestione e controllo dell’ambiente (Geca) della Scuola Superiore di Studi Universitari Sant’Anna di Pisa che, con partner come Federazioni e club nazionali e internazionali, partecipa a 4 progetti internazionali finanziati dalla Commissione europea.
Sugli interventi relativi alla sostenibilità strutturale e ambientale, interverranno il Direttore generale di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, affrontando il tema della “consistenza degli impianti sportivi italiani”, e l’Architetto Gino Zavanella sui “Criteri di sostenibilità ed efficienza nella progettazione degli impianti sportivi e nella loro gestione”. L’Architetto Zavanella Socio Azzurro con delega alla “Impiantistica sportiva” dell’ANAOAI è capo Progetto dello Stadio della Juventus e di decine altri stadi, compreso quello di Taranto in vista dei Giochi del Mediterraneo.
Il tema delle “Buone pratiche per una gestione ambientale nel calcio”, sarà affrontato da Tiberio Daddi, Professore Istituto di Management – Laboratorio Sustainability Management Scuola Superiore Sant’Anna. Il prof Daddi presenterà alcuni dei risultati raggiunti all’interno dei 4 progetti internazionali finanziati dalla Commissione europea in cui la Scuola S. Anna partecipa insieme a Federazioni e club nazionali e internazionali. L’intervento tratterà il tema dell’impatto ambientale del calcio professionistico e delle possibili buone pratiche da “mettere in campo” per poter fronteggiare tale impatto.
I lavori saranno aperti dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò; seguiti dagli interventi di Novella Calligaris Presidente Nazionale ANAOAI, del Presidente e Amministratore Delegato di Sport Salute S.p.A , Vito Cozzoli; del Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Prefetto Laura Lega e del Prefetto di Roma, Lamberto Giannini. Sono attesi altri interventi istituzionali.
Interverranno atleti azzurri ed olimpici, compresi alcuni recenti medagliati, rappresentanti delle Federazioni sportive e altri organismi del CONI e i protagonisti della prima ora dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, antesignani della sostenibilità ambientale nel mondo del calcio.
Sin dal 2001 iniziammo ad occuparci di sostenibilità ambientale affrontando il fenomeno della violenza negli stadi con un progetto pluriennale finalizzato a superare le criticità strutturali nella costruzione degli impianti sportivi e ambientali nella gestione delle tifoserie.
Ho voluto condividere l’iniziativa con tutti i rappresentanti degli organismi governativi e sportivi dell’Osservatorio, con i quali già oltre 20 anni fa chiedevamo di costruire impianti polifinzionali capaci di incorporare la sostenibilità sociale, economica e anche ambientale. Quel progetto pluriennale dell’Osservatorio recepito lentamente e a fatica, oggi è più che mai attuale tanto che la FIGC è impegnata con un progetto LifeTackle, finanziato dall’Unione Europea sulla sostenibilità ambientale del calcio al quale hanno aderito 98 società.
La celebrazione della” Giornata mondiale dell’Ambiente” sarà aperta con l’Inno degli Azzurri e con il Canto degli Italiani intonato dal Tenore Francesco Grollo nella versione originale, possente e dinamica di canto di popolo, come pensato da Goffredo Mameli e Michele Novaro. L’Inno di Mameli è il simbolo fondante dell’unità nazionale, dell’anima e del cuore del popolo italiano e non può essere eseguito a canzonetta o peggio alla “po po po” come purtroppo abbiamo dovuto ascoltare in occasione di alcune recenti competizioni sportive internazionali.