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I platani nel parco sono malati e viene ordinato l'abbattimento degli alberi: "Il cancro colorato è molto aggressivo, un taglio necessario a preservare le altre piante''

BELLUNO. Sono iniziati nella mattinata di oggi, lunedì 20 marzo, i lavori di abbattimento di due grandi platani nel parco della stazione. Le piante sono state colpite dal cancro colorato del platano e la Regione Veneto ne ha ordinato il taglio per preservare gli alberi attorno ed evitare che la malattia si estenda con gravi conseguenze per tutta l’area verde.

Quella che ha colpito due platani del Parco dell’Artigliere da Montagna in via Giovanni De Min è una pericolosa malattia causata da un fungo che parassitizza gli alberi portandoli in breve tempo alla morte.

"Sono due esemplari molto grandi, è un dispiacere abbatterli – commenta Lorenza De Kunovich, assessora all’ambiente del Comune di Belluno - ma è necessario tutelare la salute del resto dell’area verde. La malattia è molto aggressiva, una volta che una pianta ne viene colpita è necessario il taglio e l’eliminazione, secondo una certa procedura, del materiale infetto. C’è una specifica ordinanza della Regione, arrivata nei giorni scorsi, che ce lo chiede".

L’intervento, eseguito da una ditta specializzata sotto gli occhi attenti dei passanti, è un’operazione delicata, che dovrà essere realizzata con attenzione per ridurre i rischi di contagio agli altri platani dei giardini. L’amministrazione regionale, attraverso il settore competente (quello fitosanitario), prevede una serie di procedure e prescrizioni tecniche da rispettare nell’applicazione del “decreto di lotta obbligatoria al cancro colorato del platano”, in linea con quanto previsto dalla normativa di riferimento europea e nazionale.

Dopo il taglio, il materiale infetto sarà trasportato dal centro di Belluno alla discarica in Cadore, dove verrà bruciato. Tutta l’area interessata dagli abbattimenti dovrà essere disinfettata con sali quaternari di ammonio all’1% o con ipoclorito di sodio al 2%.

“Prendersi cura del proprio verde significa anche questo – conclude De Kunovich - preservare la salute delle piante abbattendo quelle infette e che non possono essere sanate. Non si tratta di scelte soggettive, ma di procedure tecniche e protocolli precisi attuati da professionisti. Con lo stesso criterio interverremo, prima del periodo vegetativo, anche in piazza dei Martiri. Lì verrà eseguita la laminazione su alcuni dei cedri presenti, saranno piantumati nuovi alberi e abbattuti alcuni che presentano problemi".