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Il Garante della Privacy blocca ChatGpt: che errore Primi al mondo contro l'AI: così ci rendiamo ridicoli

Politica

Il nuovo scivolone del garante della Privacy: blocca ChatGpt e ci ridicolizza

chatGPT

Il garante della privacy colpisce ancora: chiusa ChatGpt

L’Authority per la Privacy colpisce ancora e lo fa nel modo peggiore possibile bloccando la ChatGPT, l’Intelligenza Artificiale di cui parla tutto il mondo. Lo fa con motivi risibili e cioè con la solita favoletta della protezione dei dati dell’utente. L’Autority è quell’Ente più o meno inutile che ci impedisce da decenni di navigare tranquillamente on-line chiedendoci ad ogni piè sospinto di accettare norme sui cookie, restrizioni e codicilli. Un vero flagello informatico nato sulla carta –come al solito- con le migliori intenzioni e cioè proteggere i dati degli utenti e poi trasformatosi nell’esatto suo opposto e cioè uno strumento di intralcio e tortura telematica che impedisce appunto di navigare.

Ma poiché l’Italia ha il primato della negatività mondiale ieri è giunta la notizia che Piazza Venezia ha bloccato l’accesso italiano al sito di Intelligenza Artificiale perché appunto i dati degli utenti non sarebbero al sicuro cioè gli stessi dati che hanno supermercati, negozi, chiese, banche e che permettono di identificare esattamente la composizione tricologica di quelli che gli inglesi definiscono eufemisticamente “buchi di gloria” degli utenti. La misura è anche inutile perché si o può utilizzare un banale VPN, cioè un Virtual Private Network per eluderla, ma teniamo a dire che questo non si fa e non è da bravi cittadini farlo. È quello che però fanno normalmente tutti gli utenti sottoposti a regimi non democratici.

Ma resta l’impatto emotivo. Infatti siamo stati i primi al mondo a bloccare il programma e la notizia ha permesso ancora una volta di conquistare per l’Italia il primato della inopportunità. La società che gestisce la Chat è l’americana OpenAI e non ha potuto fare altro che adeguarsi alle strampalate richieste italiane. Peccato che ChatGPT sia attualmente utilizzata in tutto il mondo e sia lo strumento tecnologico più interessante e promettente per lo sviluppo scientifico. 

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