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Il “Piano aria 2030” dell'Emilia-Romagna, riscaldamento entro 19°C e limitazioni per diesel euro 5

La Regione Emilia-Romagna ha presentato il piano aria integrato (Pair) 2030 che nei prossimi giorni comincerà il suo iter per l'approvazione previsto negli ultimi mesi dell'anno. Fra le novità spiccano le limitazioni che riguarderanno anche i diesel euro 5, la restrizione dei giorni di sforamento dei limiti delle polveri sottili, lo stop alla deroga per accompagnare i figli a scuola e il limite a 19 gradi per il riscaldamento nelle abitazioni.

Il piano si amplia anche da un punto di vista territoriale: se fino ad oggi ne facevano parte 33 Comuni (fra cui tutti i capoluoghi di provincia) con il Pair 2030 si passa a 207 Comuni coinvolti.

"È una proposta impegnativa - dice Irene Priolo, assessora all'ambiente e vicepresidente della Regione - con l'estensione lavoriamo a livello di bacino padano, passando da 2,3 milioni a 4 milioni di abitanti coinvolti".

“Comunque – ha annunciato Priolo – siamo pronti a una commissione sulla siccità”. I settori che incidono di più sono l’agricoltura, con il 33%, seguita da traffico, con il 27%, il riscaldamento a legna, con il 18%, l’industria, col 9%, altro traffico (aereo, mezzi marittimi e mezzi agricoli) col 6%, il riscaldamento non a legna con meno del 5%. I dati su NO2 (biossido di azoto) “sono il nostro Inno alla gioia” ha detto la titolare dell’Ambiente: il valore limite annuale (40 μg/m3) è stato rispettato nel 2020 (effetto lockdown) e nel 2022 dove valore limite orario (200 μg/m3) è stato rispettato in tutte le stazioni. “Molto bene” anche le PM 2.5, di cui dal 2018 non viene più superato il valore limite annuale (25 μg/m3).

I giorni di sforamento delle pm10 passeranno da 35 a 18, mentre l'abbassamento del riscaldamento a 19 gradi nelle abitazioni e negli uffici e a 17 nel commercio e nell'industria sarò una novità strutturali. Novità anche per quanto riguarda l'agricoltura con gli spandimenti dei reflui che dovranno essere fatti entro 12 ore e non più entro 24 ore, come adesso.

Accanto a queste misure è previsto un piano da 154 milioni di investimento, dei quali 63 nel primo triennio di attuazione. Serviranno per favorire la mobilità pubblica e quella elettrica e azioni per ridurre l'inquinamento.