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Il tradimento, la lite e quelle ore di buio: si stringe il cerchio sulla scomparsa di Giulia Tramontano

Ricerche mirate / Milano

Gli investigatori hanno concentrato le ricerche di Giulia Tramontano in un bosco vicino all'abitazione dove la giovane vive col fidanzato con cui aveva litigato

È una corsa contro il tempo la ricerca di Giulia Tramontano, la ragazza di 29 anni incinta di sette mesi, scomparsa sabato 27 maggio da Senago (Milano). Nelle prossime ore, a partire dalle 19 di oggi 31 maggio, le autorità concentreranno le attività di ricerca in un'area più circoscritta. Le ricerche della 29enne erano andate avanti anche per tutta la giornata di ieri, pure nella zona del fiume Seveso e del canale Villoresi.

L'attività diventa più specifica. Da questa sera, con l'aiuto dei cani molecolari, le ricerche dei carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile, già scattate nei giorni scorsi in attivazione del piano di ricerca di persone scomparse, saranno mirate in un'area, anche boschiva, vicina a un campo da baseball a Senago, distante un paio di chilometri dall'abitazione dove la giovane vive col fidanzato, con cui quella sera ha avuto una lite pesante.

La scoperta del tradimento del compagno

Sembra che la ragazza avesse scoperto un tradimento da parte del compagno. Si sta cercando di ricostruire quel "buco" di ore, tra la tarda serata di sabato, quando il telefono della donna è risultato non attivo, e domenica mattina, quando il suo fidanzato, Alessandro Impagnatiello, barman in un albergo di lusso a Milano, è uscito di casa per andare a lavoro verso le 7. Lui è già papà di bambino di 6 anni avuto da una precedente relazione ma ora, secondo voci di paese molto insistenti, pare che avesse anche un'amante e che anche "l'altra" fosse rimasta incinta (interrompendo la gravidanza). Giulia si sarebbe ritrovata in un triangolo e pare che tre abbiano avuto un burrascoso incontro chiarificatore. Forse proprio il giorno della scomparsa della 29enne.

Nelle indagini serrate condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo e della compagnia di Rho e coordinate dalla Procura milanese, è stato ricostruito, attraverso una serie di elementi acquisiti e di testimonianze, che la sparizione della giovane potrebbe essere avvenuta nella tarda serata di sabato scorso. Una sparizione nella quale, stando a una delle ipotesi al vaglio, potrebbero essere coinvolte anche più persone.

Gli inquirenti stanno analizzando tutti gli elementi a disposizione, comprese le immagini di una telecamera installata davanti all'abitazione della coppia, che mostrano la giovane poco prima delle ore 20 del 27 maggio. È l'ultima immagine della 29enne. Poi, dal suo telefono quella sera è partito un messaggio verso un'amica in cui scriveva di essere turbata e che sarebbe andata a dormire. Gli investigatori non possono avere la certezza, però, che sia stata proprio la ragazza a scriverlo.

L'incontro con l'amante del fidanzato

Ci sono tante domande ancora senza risposta. Perché, per esempio, il telefono delle 29enne è stato disattivato, e inserita la modalità offline, dopo l'invio del messaggio all'amica? E, soprattutto, per quale motivo la giovane donna era turbata? Nelle ore precedenti alla sua scomparsa, sembra la 29enne che avesse visto per la prima volta la donna con cui il compagno avrebbe avuto una relazione parallela, andata avanti per mesi, all'insaputa di entrambe.

Al momento, nel fascicolo di indagine è stata iscritta l'ipotesi di istigazione al suicidio, un titolo di reato tecnico per svolgere tutti gli accertamenti su un caso nel quale sono al vaglio tutte le ipotesi. Gli inquirenti partono dalle poche tracce a disposizione. Nulla è escluso: allontanamento volontario, suicidio, sequestro. Ma anche omicidio. In questo caso, aggravato dalla gravidanza.

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