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La Provincia smentisce gli attivisti che parlavano di “fonti anonime”: “La cattura finalizzata alla sola radiocollarizzazione per il monitoraggio di esemplari problematici non necessita di ulteriori autorizzazioni”

TRENTO. “La notizia che da settimane temevamo di ricevere è purtroppo arrivata. Fonti anonime, vicine alla Provincia autonoma di Trento, ci informano che tra i monti del Trentino la caccia all’orso Johnny ha ufficialmente avuto inizio, dopo che l’Ispra si è espressa a favore della cattura per mettergli un radiocollare”. Questo l’incipit di una nota diffusa dagli attivisti dell’Assemblea Antispecista e di Scobi.

A stretto giro però è arrivata una nota ufficiale della Provincia che smentisce questa ricostruzione. “In merito ad alcune voci che stanno circolando in queste ore, si rende necessario precisare che ad oggi non è stato acquisito alcun parere di Ispra finalizzato alla rimozione dell’orso Mj5”, spiegano da Piazza Dante.

Inoltre la Provincia sottolinea che “la cattura finalizzata alla sola radiocollarizzazione per il monitoraggio di esemplari problematici non necessita di ulteriori autorizzazioni rispetto a quella già in vigore per tale scopo e che il presidente della Provincia ha rilasciato con il parere favorevole di Ispra già prima dell’aggressione avvenuta lo scorso 5 marzo”.

Pertanto i forestali sono già sulle tracce del plantigrado anche se, come era stato anticipato, la cattura è resa difficoltosa dal fatto che l’esemplare in questione si sposta molto.

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