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L'orca Lolita tornerà libera dopo 50 anni. La vittoria degli animalisti

La notizia bella è che tornerà libera. Quella meno bella è che potrebbero volerci anche due anni. Sicuramente però si tratta di una notizia storica perché Lolita, l’orca che vive da oltre 50 anni nell’acquario di Miami, verrà trasferita in mare aperto, anche se prima dovrà riabituarsi a tante cose tra cui, prima di tutto, mangiare il pesce che si procurerà da sola, come la Natura le ha insegnato prima che venisse imprigionata e costretta ad esibirsi davanti a centinaia di spettatori ricompensata con bocconi di pesce surgelato.

L'acquario dove vive da 50 anni ha acconsentito al suo trasferimento

L’annuncio, che sta facendo rapidamente il giro del mondo, è di quelli sorprendenti perché raramente, o forse mai, le strutture che sfruttano gli animali per esibizioni a pagamento come acquari, delfinari e circhi, accettano di liberarsi di un animale che possono continuare ad utilizzare. Ma Lolita è vecchia, ha più di 50 anni, ed è già da parecchio tempo che non riesce più a saltare così in alto da strappare gli applausi dei paganti. Forse anche per questo la Dolphin Company, che gestisce il Miami Seaquarium ha accettato le richieste che anni arrivavano dalle organizzazioni animaliste capeggiate da Peta.

L’acquario ha trovato una spalla in Daniella Levine Cava, sindaco della contea di Miami e soprattutto in Jim Irsay, proprietario della squadra di football americano Indianapolis Colts e facoltoso appassionato per i diritti degli animali che finanzierà il costosissimo trasferimento. Gli animalisti, guidati dal gruppo Friends of Lolita, sono ovviamente entusiasti anche se il progetto non sarà semplice da portare a termine.

I costi saranno sostenuti dal proprietario di una squadra di football americano

I tempi del trasferimento, però non saranno brevissimi, anzi si parla di un periodo che potrà variare dai 18 mesi ai due anni. Irsey, che sta lavorando al progetto, ha parlato della costruzione di un santuario al largo della costa nord-occidentale degli Stati Uniti nell'Oceano Pacifico: un’area in mare aperto attrezzata con reti dove l’orca possa riabituarsi ad una condizione di semi-libertà in vista del suo rilascio definitivo. Si tratta di un percorso articolato, che prevede la presenza di addestratori capaci di riabituarla a fare quello a cui si è stata disabituata per decenni: mangiare autonomamente, nuotare libera, assecondare i suoi ritmi naturali, proteggersi da sola dai raggi del sole immergendosi in profondità. Per trasferirla potrebbe essere necessario «l'uso di un aereo 747 o di un aereo militare C-17», ha specificato Irsay e questo farebbe lievitare i costi dell’operazione.

Anziana e malconcia: forse potrà almeno morire libera

Lolita vive nell'acquario di Miami da quando, nel 1970, fu rubata al mare durante una famosa battuta di caccia che costò la prigionia a vita a lei e ad altri esemplari della sua specie. Addestrata per esibizioni circensi, vive dal 1980, oltre quaranta anni, in assoluta solitudine dopo la morte del suo compagno di vasca. Alla fine del 2021, il Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti aveva effettuato una visita all'acquario, stabilendo che le condizioni di vita di Lolita erano insostenibili e non compatibili con le sue esigenze etologiche. Contemporaneamente i movimenti ambientalisti, fra cui Free Lolita, avevano più volte manifestato per la sua libertà. Che a questo punto, non sarà troppo tardi, non appare più come impossibile