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La città con l’aria più irrespirabile in Italia: lo studio conferma il primo posto

La città con l’aria più irrespirabile è proprio questa: lo studio sembra aver messo proprio questa città italiana al primo posto. I dettagli a tal proposito e varie informazioni specifiche che derivano da questa ricerca.

La città con l'aria più irrespirabile in Italia
La città con l’aria più irrespirabile in Italia – Nanopress.it

In Italia il problema dell’inquinamento dovuto dalle polveri sottili è posto in risalto soprattutto in determinate città. Ma in base agli studi che sono stati eseguiti in merito, si è scoperto qual è la città più inquinata. L’aria in diverse città italiane sta diventando sempre più irrespirabile, per via delle polveri sottili che stanno contribuendo ampiamente ad accentuare il problema dal punto di vista dell’inquinamento.

La città con l’aria più irrespirabile: l’allarme segnalato da Legambiente

Come accennato poco fa in questo articolo si farà riferiemento alla città italiana che secondo uno studio è al primo posto, se si parla di inquinamento.

Il recente report da parte di Legambiente ha sicuramente posto in rilievo il problema derivante dall’aria inquinata delle grandi città italiane.

Aria inquinata
Aria inquinata-Nanopress.it

Una problematica che si sta accentuando sempre più, malgrado i ripetuti appelli fatti dalla comunità scientifica di diminuire le emissioni relative agli inquinanti.

Basandosi su uno studio svolto appositamente e collegato al precedente anno, è stato ampiamente sottolineato che ben 29 città fra i centri cittadini (in tutto erano 95) che sono stati tenuti sotto controllo sono andate oltre le attuali limitazioni normative. Infatti sono stati appurati dei veri e propri sforamenti di PM10, ovvero di polveri sottili.

La città con l’aria più irrespirabile: lo studio

Insomma per parlare di questa problematica si sta facendo riferimento a uno studio specifico proprio per trattarla in modo specifico e preciso.

Lo studio eseguito conferma il primo posto della città italiana più inquinata, corrispondente a Torino che ha raggiunto il primato per via dei suoi 98 giorni di sforamento.

Strade di Torino
Strade di Torino-Nanopress.it

Ecco che dunque è proprio Torino la città che è riuscita a conquistarsi il primo posto in tal senso.

Ma ovviamente non è l’unica ad aver considerevolmente superato i limiti consentiti dalla legge, visto che ci sono ulteriori città che mostrano chiaramente di avere il medesimo problema, seppur con livelli minori rispetto a Torino. Difatti il secondo posto è occupato dalla città di Milano con 84 giorni di sforamento. Queste città sono seguite da altre come Asti, Modena, Venezia e Padova.

Ma si tratta solo di un elenco parziale delle tante città che in Italia devono sostenere quotidianamente la difficoltà di dover respirare un’aria irrespirabile.

In relazione al discorso correlato ai PM10, è stata fatta un’analisi sulle medie annuali che ha mostrato come nessuna di queste medie sia andata oltre il limite, ossia quello che è previsto dalla normativa attualmente in corso.

Ma tutto questo non basta per poter assicurare il benessere delle persone. Si è giunti a tale conclusione basandosi sulle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale concernente la Sanità. Oltre che sulle limitazioni previste dalla Direttiva a livello europeo collegata all’aspetto qualitativo dell’aria. Un insieme di nuove limitazioni che inizieranno nel mese di gennaio del 2030.

Le proposte di Legambiente: ecco quali sono

Il rapporto che Legambiente provvede a effettuare con cadenza annuale e che riguarda l’inquinamento atmosferico, soprattutto in quei centri urbani più grandi del territorio italiano, rappresenta allo stesso tempo un’opportunità per ripetere le varie proposte che l’associazione ambientalista italiana indica non soltanto al Governo, ma anche alle amministrazioni a livello locale e alle regioni.

Inquinamento
Inquinamento-Nanopress.it

Una delle soluzioni assolutamente valide che Legambiente ha proposto in questo senso è, per esempio, quella inerente il fatto di andare a potenziare il trasporto dal punto di vista pubblico.

Poi l’associazione in merito a tale argomentazione, ha anche pensato a una forma di transazione nei confronti di mezzi di tipo elettrico. Un’altra idea è quella di un progetto di riqualificazione nel settore energetico, del settore dell’edilizia privata e pubblica.

Tutto questo perché la salute degli uomini risulta essere un diritto essenziale che non può essere colpito da fattori esterni.

Ecco perché l’associazione chiede a viva voce prima di tutto al Governo, di propendere per delle decisioni ritenute coraggiose, ma che andrebbero a facilitare la realizzazione di città molto più pulite e sicure.

L’elenco delle città italiane maggiormente inquinate

Come abbiamo sottolineato precedentemente, il primato della città italiana con l’aria più irrespirabile è dato alla città torinese. Infatti è stata eseguita una classifica riguardante quei centri urbani che, in forma maggiore e rispetto alle altre presenti sul territorio italiano, devono fare in modo tale di diminuire efficientemente le concentrazioni presenti in queste città.

Solo così potranno ottenere il giusto adeguamento ai nuovi target.

Torino è subito seguita dal capoluogo lombardo, Milano, visto che entrambe le città hanno bisogno di una percentuale di riduzione equivalente esattamente al 43%.

Strade di Milano
Strade di Milano-Nanopress.it

La lista è arricchita anche dalla presenza di altre città italiane con relative percentuali. Vediamo per la precisione di quali centri cittadini si sta parlando, in riferimento al PM10.

Cremona necessita di una diminuzione del 42%, quindi anche questa è una percentuale piuttosto alta.

Alla città di Andria, invece, si è provveduto ad accostare una percentuale del 41%, mentre per la città di Alessandria c’è una percentuale del 40%.

In più facendo riferimento invece al PM2.5, la lista delle città è la seguente: Monza ha la percentuale più alta corrispondente al 60%, mentre le città di Cremona, Vicenza, Milano e Padova devono ridurre con una percentuale equivalente al 57%.

Il 55% è una percentuale associata alle città di Alessandria, Bergamo, Piacenza e Torino. A Como corrisponde il 52%. Infine il 50% è la percentuale collegata alle città di Asti, Mantova e Brescia.

Riflessioni conclusive

Tutto quello che è stato detto sinora mette in rilievo come sia davvero importante riuscire a trovare delle soluzioni che possano preservare la salute delle persone. Tra queste, ricordiamo che c’è il potenziamento dei trasporti pubblici o la messa in atto di progetti a livello energetico o di edilizia.

Ci vuole coraggio e impegno affinchè tutto questo sia possibile, ma è doverso, perchè tutti hanno il diritto di prendersi cura della propria salute. E per poter raggiungere questo scopo bisogna anche poter vivere in delle città meno inquinate e più pulite.