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La febbre Dengue arriva in Italia: approvato il vaccino, di cosa si tratta

Febbre Dengue

La malattia, trasmessa all'uomo dalla puntura di zanzare Aedes, può causare febbre e sintomi influenzali, e nei casi più gravi anche emorragie potenzialmente letali (ma in meno dell'1% dei pazienti)

In Italia da inizio anno sono stati accertati 236 casi di febbre Dengue, di cui 36 trasmessi localmente (non conseguenza di viaggi internazionali). I contagi si sarebbero verificati in tre diverse situazioni non collegate tra loro. Il primo focolaio è stato segnalato in provincia di Lodi con 25 casi confermati, due in provincia di Latina e 9 in provincia di Roma, con esposizioni in diverse parti della città per cui sono in corso indagini per verificare eventuali collegamenti epidemiologici. Tutti i pazienti risultano guariti o in via di miglioramento. La Dengue è una malattia virale, trasmessa all'uomo dalla puntura di zanzare Aedes infette, che può evolvere in una forma grave con necessità di ospedalizzazione. E’ tra le malattie virali a più rapida diffusione al mondo, a causa soprattutto dei cambiamenti climatici, dell’urbanizzazione e della globalizzazione. Ogni anno in tutto il mondo vengono riportati circa 390 milioni di casi di infezione (e circa 20.000 decessi), con un’incidenza che è aumentata di 30 volte negli ultimi 50 anni.

Negli ultimi 10 anni si è registrato un notevole aumento delle infezioni anche nei viaggiatori europei di ritorno da Paesi in cui la Dengue è endemica (Nord America, Sud America, Caraibi, Africa, Asia, Oceania). I focolai non emergono più solo nelle aree tropicali e subtropicali, ma anche negli Stati Uniti e nell'Europa, compresa l’Italia. Per far fronte a questo aumento, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha approvato il vaccino anti-Dengue dell’azienda Takeda (TAK-003), già disponibile in più di 21 Paesi nel mondo. Un potente strumento nella prevenzione della malattia in coloro che fanno viaggi internazionali per turismo, lavoro o rientrano nei Paesi di origine. "Questo - spiega l'azienda Takeda in una nota - è l'unico vaccino per la prevenzione della malattia approvato in Italia anche per chi non ha avuto precedente esposizione al virus e senza la necessità di dover eseguire un test pre-vaccinale".

Cos’è la Febbre Dengue

La Dengue è una malattia infettiva causata dal virus DEN appartenente alla famiglia delle Flaviviridae. Ad oggi, se ne conoscono 4 diversi tipi (DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4) di cui il 2 e il 3 sono spesso associati alle forme più gravi di malattia. La trasmissione dell’infezione avviene attraverso la puntura di una zanzara femmina infetta, appartenente al genere Aedes, sia le Aedes aegypti confinate soprattutto in aree tropicali e sub-tropicali, che le Aedes albopictus (comunemente chiamata "zanzara tigre") presenti anche nel nostro territorio. Dal momento del contagio il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri. Il contagio dunque non avviene in maniera diretta tra gli esseri umani. 

Quali sono i sintomi

La febbre Dengue può manifestarsi da 4 a 7 giorni (raramente da 3 fino a 14 giorni) dopo la puntura di una zanzara infetta, in due forme distinte: classica o emorragica. Nel primo caso esordisce con l'improvvisa comparsa di febbre elevata (fino a 40°C), brividi, cefalea e sudorazione profusa. Successivamente compaiono mialgie, lombalgia e dolori a gambe e articolazioni, per questo è chiamata anche "febbre rompiossa". Possono inoltre comparire arrossamento delle congiuntive, dolore retrorbitario e ingrossamento dei linfonodi. Tutti sintomi che persistono per 48-96 ore. Nelle 24 ore successive si avverte uno stato di apparente benessere, seguito un secondo rialzo termico accompagnato da un'eruzione cutanea che si diffonde dal tronco alle estremità e al viso.

Nel caso della Dengue emorragica, in corrispondenza al secondo rialzo termico (la prima fase del decorso è simile) si sviluppano trombocitopenia, deplezione di liquidi e manifestazioni emorragiche sotto forma di petecchie, ecchimosi, epistassi, perdita di sangue dalle gengive, ematemesi e melena. Se non trattata, questa forma grave può rivelarsi potenzialmente fatale. Tuttavia nell'80% dei casi l'infezione ha un decorso asintomatico, solo il 20% è sintomatico, mentre i sintomi gravi si presentano in meno dell'1% dei casi.

Come si prevenire la diffusione

Per prevenire la diffusione dell’infezione bisogna evitare punture di zanzara nelle aree endemiche, utilizzando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe. Inoltre bisogna usare delle zanzariere sopra i letti, applicarle sulle porte e finestre, oltre ad attivare un impianto di condizionamento quando in casa. E ancora, bisogna fare attenzione ai siti che favoriscono la riproduzione dei vettori come i contenitori pieni d'acqua, quindi svuotare di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante e cambiare spesso l'acqua nelle ciotole per gli animali. In ultimo, è importante smaltire le acque di fogna e rimuovere i rifiuti solidi urbani.

Il vaccino contro la Dengue

L'AIFA ha appena approvato il TAK-003 dell'azienda Takeda, un vaccino tetravalente (che conferisce cioè un'elevata efficacia protettiva dai quattro sierotipi del virus), vivo attenuato (contenente cioè microrganismi vivi che derivano dal virus attenuato in laboratorio). "Il nuovo vaccino di Takeda - ha affermato Nicola Petrosillo, responsabile del Servizio prevenzione e controllo infezioni della Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico di Roma - risulta innovativo perché strutturato sulla base del sierotipo 2 del virus Dengue (Denv-2), sfruttando la tecnologia ricombinante per garantire l'immunizzazione contro tutti e 4 i sierotipi del virus". E' stato testato su oltre 28mila persone, ed è risultato sicuro e ben tollerato. Il programma di vaccinazione prevede 2 dosi da somministrare a distanza di 3 mesi l'una dall'altra, in persone a partire dai 4 anni di età.

"Una volta messo a disposizione nelle varie Regioni previa acquisizione dalle stesse - sottolinea Roberto Ieraci, infettivologo vaccinologo, ricercatore senior associato del Consiglio nazionale delle ricerche -, l'accesso del cittadino al nuovo vaccino, per motivi di turismo o di lavoro verso le aree tropicali e subtropicali del mondo dove la Dengue è endemica potrà avvenire nei centri autorizzati. Gli elenchi sono disponibili online nei vari siti web regionali. Per coloro che viaggiano, con breve preavviso, prima della partenza sarebbe auspicabile un programma approvato di vaccinazione accelerata".

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