Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

La prova del 9 è superata: ora con Crozza e Fazio Warner Bros Discovery punta a scalare lo share e a prendersi il week end televisivo degli italiani

L’anno già ribattezzata la prova del 9. E come nelle favole la strega cattiva, stavolta mamma-Rai offre su di un piatto d’argento il principe azzurro Fabio Fazio alla cenerentola delle Tv generaliste. Canale Nove ringrazia e prepara la grande festa dei palinsesti. Ora, toccherà al papà di “Che tempo che fa…” portare in dote una fetta di pubblicità e di pubblico pregiato per gli inserzionisti. Un colpo raffinato da parte di Alessandro Araimo, numero uno per l’Europa di Warner Bros Discovery, dove non si sente traccia di politica ma di mera filosofia industriale. Altro che guerre di poltrone come accade a viale Mazzini, l’orizzonte di Nove è sfondare nell’auditel con la coppia Crozza-Fazio e papparsi una parte della prima serata nel week-end televisivo degli italiani. Un’operazione in stile commerciale che negli algoritmi strategici di chi l’ha pensata può fruttare svariati milioni di euro l’anno. Del resto, nelle sfide del mercato un punto in più di share vale milioni (in euro) e virgole e decimali fanno la differenza, come spiega Giancarlo Leone già storico dirigente Rai, quando rimarca che Warner Bros Discovery è già il terzo editore in Italia, dopo Rai e Mediaset, con una media giorno del 7,7% di share. Decimali che hanno pesato sia nel passaggio alla rete di Crozza, anni addietro, sia in quello di Fazio oggi. Per questo hanno avuto lunghe gestazioni nelle trattative e per questo rispondono alle logiche industriali di un gruppo editoriale, insiste Leone, «che già distribuisce i suoi prodotti editoriali sia nelle reti generalisti (9, Dmax e Realtime ndr) che in quelli satellitari e on demand». E quindi, nella logica che anche mezzo punto in più di share settimanale vale anche dai 2 ai 4 milioni di euro, si comprendono i vantaggi che ne può trarre la concorrenza televisiva dall’addio a Raitre di Fabio Fazio e Lucia Annunziata che fanno ballare dal milione e mezzo ai due milioni di spettatori a settimana. Si tratta di stime, naturalmente, ma se è vero come è vero, che Fazio su Raitre fa il 12% di share medio (l’ultima puntata è stata , seguita da 2,8 milioni di spettatori e il 15,4% di share) e su Canale 9 dovesse farne la metà, cioè il 6 per cento questo porterebbe comunque in più ogni anno nella casse di Warner bros Discovery dai dieci ai quindici milioni di euro calcolano i ben informati. Non proprio briciole per la rete generalista all’ultimo tasto numerico del telecomando che alla fine del 2021 fatturato (ultimo bilancio depositato) ha fatturato 259 milioni di euro da ricavi (essenzialmente pubblicitari) con un utile netto di 21 milioni di euro. Ma «poi – riprende l’ex direttore di Raiuno Giancarlo Leone – l’arrivo di Fazio non solo porterà maggiori ascolti ma illuminerà completamente di nuovo il canale 9: insomma davvero un’ottima operazione». Già, come quella messa a segno qualche anno fa proprio con Crozza che da La7 passò al cosiddetto “terzo Polo” dopo una delicata trattativa con la Rai abortita a un passo dalla firma dei contratti. Anche lì la Rai perse l’occasione, e Discovery ne approfittò, come pure cercò di fare 4 anni fa quando con lo stesso Fazio firmò un preliminare di contratto qualora non avesse trovato l’accordo sul rinnovo con Viale Mazzini. Ora che con Fazio l’affare è chiuso, da Warner fanno capire che non ci saranno altri colpi eccellenti. Ma mai dire mai anche perché argomenta Roberto Siliato di Studio Frasi “c’è una similitudine importante tra il pubblico di Lucia Annunziata e quello di “Che tempo che fa”, e omogeneizzare «quella platea in un’unica rete contribuirebbe ancora di più a polarizzare l’attenzione su il Nove e a fidelizzare quel tipo di spettatore», che secondo le analisi elaborate da “Studio Frasi” ha passione per i talk show dedicati al dibattito politico e una predilezione per i talk della terza rete del servizio pubblico, da Il cavallo e la torre a Presa diretta, «ma mostrano affezione – dice Siliato - anche per Otto e mezzo e non trascurano Di martedì che preferiscono a #Carta Bianca”. Insomma, la partita dei Talk - numeri alla mano – è quella che caratterizzerà più e meglio la prossima stagione televisiva. E Canale 9 è pronto a giocare la partita. Con Fazio che avrà la stessa collocazione (domenica) e fascia oraria che aveva su Raitre senza escludere a priori, però, un format anche al sabato come ai bei tempi Rai. Se così fosse Nove - che ora il sabato ottiene l’1,3% di share e la domenica l’1,6% - porterebbe a casa tre picchi di grande ascolto a cominciare dal venerdì con Crozza (4,3% di share) fino alla domenica con Fazio: un gioco a quel punto salire oltre l’attuale 2% (anche molto) per un week-end più lungo di “grandi” ascolti e ricavi all’orizzonte. Di certo solo così Warner bros Discovery come editore (oggi al 7%) salirebbe oltre il 7,2% di share per superare Sky al 7% e avvicinare La7 che con il suo 4,5% in prime time resta sopra a Rete 4 ancorata al 4,2%. Insomma, come dice Giancarlo Leone ci sono almeno tre buone ragioni per aver chiuso l’affare in casa Warner: «Un impatto importante sugli ascolti – spiega Giancarlo Leone - con le entrate che superano il costo dell’operazione, una nuova luce sulla rete e l’impulso che questa avrà anche sul resto dell’intera programmazione». Più semplicemente: maggiori ascolti, maggiore penetrazione nel settore della Tv generalista e più ricavi pubblicitari. Insomma, la prova del 9 è perfettamente riuscita. Almeno sulla carta.