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Lagarde incontra gli studenti a Firenze: “Crisi permanente. Pessimisti? No. L’Unione ha dimostrato di essere compatta di fronte a pandemia e guerra”

La presidente della Bce, Christine Lagarde, è arrivata a Palazzo Corsini per partecipare ad un incontro organizzato dall'Osservatorio Giovani Editori (Opge). La numero uno della Banca Centrale Europea sarà  “interrogata” da alcuni studenti. Fra i temi, il futuro dell'Europa e le sfide che attendono i giovani.
«Abbiamo avuto l'illusione della pace, abbiamo avuto la guerra, l'illusione della salute, poi la peggiore pandemia, avevamo l'illusione dell'energia a basso costo e improvvisamente i prezzi sono schizzati: dobbiamo essere in crisi permanente, pessimisti? No». Così Lagarde, davanti alla platea nel meeting organizzato dall'Osservatorio Permanente Giovani-Editori, intervistata dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana.

L’unione dell’Europa davanti alla guerra
Lagarde è poi entrate nel cuore del tema che da un anno sta catalizzando l’attenzione del mondo, il conflitto Russia- Ucraina, ma non solo. Ha parlato anche della pandemia dovuta al Covid per dimostrare come gli Stati dell’Unione sono rimasti vicini e compatti. E ha spiegato che «nella crisi dell'Ucraina l' Europa è rimasta unita ed ha scelto di restare dalla parte di chi soffre, in quella della pandemia i vaccini sono arrivati in meno di un anno, tutti pensavano che gli europei sarebbero andati ognuno per conto proprio e invece siamo andati avanti insieme, facendo prestiti comuni, nel caso dell'energia ci aspettavamo razionamenti e invece in pochi mesi abbiamo trovato forniture alternative. Come europei dobbiamo rimboccarci le maniche ma sappiamo che faremo cose che non immaginavamo di poter fare». 

La stabilità dei prezzi e i cambiamenti climatici
Stretto connessione tra la stabilità dei prezzi e i cambiamenti climatici. «La gente dirà che la Bce deve pensare alle proprie priorità, la stabilità dei prezzi. Ma dico che il cambiamento climatico ha un effetto sulla stabilità dei prezzi e dobbiamo prevedere quelli che saranno i danni che derivano dal cambiamento climatico» ha spiegato Lagarde agli studenti.

L'inflazione core è ancora troppo alta
I rialzi dei tassi «stanno appena cominciando a funzionare, ad esempio i nuovi dati» sull'inflazione «in Italia dicono che siamo al 6,9%», ma «la core inflation è ancora troppo elevata, in Italia è passata dal 5,6% al 5,7% quindi c'è ancora lavoro da fare»: Lagarde ha però sottolineato come «c'è molta incertezza», quindi la Bce valuterà i dati ad ogni incontro.