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Le Borse di oggi, 1 giugno. Listini positivi dopo l'ok della Camera Usa sul debito. Lagarde: "Sui tassi saliremo gradualmente"

MILANO - Ripartenza positiva per le Borse europee dopo che nella notte la Camera Usa ha votato il via libera all'innalzamento del tetto al debito, con il Senato che dovrà invece esprimersi entro il 5 giugno. I listini del Vecchio continente difendono il rimbalzo, dopo il forte calo della vigilia, nonostante il netto rallentamento degli indici Pmi manifatturieri dell'Eurozona: tutti ampiamente sotto la soglia di 50 punti, che separa la contrazione dall'espansione economica, con quello aggregato dell'area della moneta unica giù a 44,8, milimi da tre anni. In controtendenza rispetto ai dati ufficiali di ieri sono state invece le letture del Pmi manifatturiero cinese di Caixin, che è salito oltre le attese a maggio. Positive per gli investitori, poi, le indicazioni arrivate da alcuni membri del board della Fed su una possibile pausa della banca centrale Usa nell'aumento dei tassi. In questo senso si è espresso il governatore della Fed Philip Jefferson, spiegando che la Fed è propensa a mantenere i tassi d'interesse invariati a giugno per valutare le prospettive economiche e indicazioni analoghe sono arrivate dal presidente della Fed di Filadelfia Patrick Harker, presidente della Fed di Filadelfia. Seduta positiva per i mercati asiatici, con Tokyo che ha chiuso a + 0,84%.

Inflazione in netto calo nell'Eurozona, al 6,1% a maggio

Inflazione in netto a calo, a maggio, nell'eurozona. Secondo la stima 'flash' di Eurostat è attesa al 6,1%, rispetto al 7% di aprile. Tra le componenti principali, valori più alti per cibo, alcol e tabacco (12,5%, rispetto al 13,5% di aprile). All'opposto l'energia (-1,7%, rispetto al 2,4% di aprile). La stima sull'inflazione in Italia a maggio è dell'8,1% (dall'8,7% di aprile).

Eurozona, disoccupazione giù al 6,5%

Ad aprile la disoccupazione nell'Eurozona è scesa al 6,5%, rispetto al 6,6% di marzo. Nell'Ue è stabile al 6%. Lo comunica Eurostat. In Italia risulta al 7,8% (dal 7,9%). I valori più alti in Ue sono in Spagna (12,7%) e Grecia (12,2%), più bassi in Cechia (2,7%) e Germania (2,9%). Tra i giovani 'under 25' la disoccupazione è scesa al 13,9% nell'eurozona e al 13,8% nell'Ue (entrambi dal 14% di marzo). In Italia è al 20,4%. Valori più alti in Spagna (28,4%) e Grecia (27,4%), più bassi in Germania (6,1%), Olanda e Irlanda (7,9%).

Amplifon, credito Esg da 300 milioni

Amplifon ha sottoscritto una nuova linea di credito revolving collegata a obiettivi di sostenibilità (sustainability-linked) con un gruppo di banche per un ammontare complessivo di 300 milioni di euro. Questa nuova linea, della durata di 3 anni ed estensibile per altri 2, dota Amplifon di maggiore flessibilità finanziaria e ne rafforza la posizione di liquidità, diversificando le fonti di finanziamento ed estendendo la scadenza media del debito, si legge in una nota. La linea di credito è legata a specifici indicatori del piano di sostenibilità, a loro volta collegati ad alcuni obiettivi per lo sviluppo sostenibile ("Sdgs") dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il finanziamento, che fa seguito alle due linee di credito Esg sottoscritte nel 2021, si inserisce nel percorso di integrazione di obiettivi Esg nella strategia operativa e finanziaria di Amplifon. Le banche finanziatrici sono Bnp Paribas, CaixaBank, Crédit Agricole, UniCredit e Bnl.

I listini si mantengono in buon rialzo, Milano svetta

I listini europei si mantengono in buon rialzo, nonostante la frenata dei Pmi manifatturieri. Londra sale dello 0,7% a metà mattina, Francoforte dell'1,1% e Parigi dello 0,95%. Milano svetta e guadagna il 2% con Recordati e Mps in testa.

Anche per l'Italia la manifattura ai minimi da tre anni

"Così come mostrato dall'indice Hcob Pmi per il settore manifatturiero in contrazione per il terzo mese consecutivo, l'industria italiana si sta dirigendo verso una recessione": lo afferma Tariq Kamal Chaudhry Economist presso Hamburg Commercial Bank, commentando i dati sul Pmi manifatturiero italiano sceso a maggio ai minimi da tre anni. "Ciò - aggiunge - segue le recenti notizie che arrivano dall'Istat, secondo le quali la produzione industriale si è già contratta durante il primo trimestre. Per il momento il Pmi si è posizionato al valore minimo in esattamente 3 anni di 45.9. Pare che la debolezza del settore manifatturiero italiano derivi dalla scadenza dei programmi di supporto governativi e dal rallentamento della economia globale. Questi fattori hanno influenzato l'ottimismo e causato un forte indebolimento del volume della produzione e degli acquisti. Tutto questo malgrado le aziende campione abbiano riportato una contrazione dei prezzi di acquisto e una situazione meno difficile per la catena di distribuzione. Anche il livello occupazionale è aumentato ad un tasso leggermente più debole. Considerato il declino dei nuovi ordini esteri, è probabile che la disoccupazione aumenti malgrado la carenza di personale specializzato nel settore. Saranno i fatti a dimostrare se la relativamente recente forza del settore dei servizi può compensare la potenziale debolezza del manifatturiero in termini di livelli occupazionali generali".

Manifattura ko in Europa: gli indici Pmi ai minimi da tre anni

Segnali pesanti per la manifattura dell'Eurozona, con l'indice Pmi manifatturiero - costruito intervistando i direttori agli acquisti delle aziende - che è sceso a maggio a 44,8, da 45,8 di aprile, ai minimi da 3 anni. Il dato è comunque migliore della lettura preliminare di 44,6 ma ben sotto la soglia di 50 punti, che separa la contrazione dall'espansion eeconomica. "Dopo aver mostrato modesti segnali di ripresa durante il primo trimestre, l'economia manifatturiera dell'eurozona ha registrato, a metà del secondo trimestre, il secondo mese consecutivo di contrazione della produzione", affermano S&P Global e Hcob in una nota. "I volumi della produzione sono crollati al tasso più veloce dallo scorso novembre, riflettendo un effetto frenante sempre più evidente da parte della domanda, con i nuovi ordini che inoltre hanno riportato la contrazione massima in sei mesi". I dettagli dei singoli Paesi segnalano che l'indice Pmi manifatturiero della Germania si è attestato a maggio ai minimi da tre anni, con una lettura definitiva di 43,2, migliore di quella flash del 23 maggio di 42,9 ma in calo dal 44,5 di aprile. In Francia il dato è risultato quasi stabile a 45,7 punti.

Borse positive in avvio

Le Borse europee aprono in rialzo dopo il via libera della Camera statunitense all'accordo sull'innalzamento del tetto del debito pubblico Usa. L'indice Cac 40 di Parigi sale dello 0,49% a 7.133,36 punti, il Dax 30 di Francoforte avanza dello 0,47% a 15.737,77 punti e l'Ftse 100 di Londra registra un progresso dello 0,17% a 7.458,80 punti. In rialzo anche l'Ftse Mib che a Milano guadagna lo 0,89% a 26.282 punti

L'euro apre in lieve ribasso

Apertura in lieve ribasso per l'euro sui mercati. La moneta unica passa di mano a 1,067 sul dollaro (-0,11%), lo yen scambia a 139,7 (+0,27%).

Gas in forte calo ad Amsterdam

Il gas apre in deciso ribasso le contrattazioni sul mercato di Amsterdam. I future Ttf cedono il 4,46% a 25,65 euro.