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Le dichiarazioni emerse dopo l’incursione aerea della Cina nello stretto di Taiwan

Mentre la presidente di Taiwan Tsai si trova negli Stati Uniti, dove ha ricevuto il Global Leadership Award organizzato dall’Hudson Instituite per il suo operato nei rapporti diplomatici, si apprende che nove aerei cinesi hanno attraversato la linea mediana nello stretto di Taiwan. L’ennesima dimostrazione da parte di Pechino che sono presenti e vigili.

Presidente di Taiwan Tsai
Presidente di Taiwan Tsai – Nanopress.it

Il ministero della Difesa di Taiwan ha dichiarato che Pechino, venerdì 31 marzo, ha inviato aerei in pattugliamento, che hanno oltrepassato la linea mediana del confine sullo stretto e proprio mentre la presidente taiwanese ha intrapreso un viaggio, che la porterà in Belize e Guatemala, ma nel quale sono previsti scali negli stati uniti, che vengono identificati come transiti e che hanno allertato, dato la tensione già ben presente tra Cina, Usa e Taiwan, le autorità cinesi che stanno osservando con attenzione e minacciano di attuare ritorsioni importanti nel caso il programma prestabilito subisca dei cambiamenti e, soprattutto, è vietato alla leader di Taiwan incontrare funzionari e diplomatici dell’amministrazione Biden.

La notizia emersa nei giorni scorsi di un possibile incontro con McCarthy ha sollevato molto malcontento che si è andato a sommare al nervosismo già presente tra Washington e Pechino e alla delicatissima questione della riunificazione dell’isola, ritenuta ribelle dalla Cina ma comunque sotto la propria sovranità territoriale, che, dopo l’avvicinamento tra autorità statunitensi e taiwanesi, sembra sempre più imminente.

In tutto questo caos diplomatico, dopo gli avvertimenti verbali sono arrivate dimostrazioni da parte delle forze militari cinesi che hanno inviato nove aerei nello stretto, con lo scopo di far sentire la propria presenza e, soprattutto il dissenso vero la situazione che si è creata e che continua a essere alimentata dalle autorità Usa. La collaborazione e l’appoggio tra le amministrazioni taiwanesi e statunitensi non è visto di buon occhio ma anzi genera molto nervisosmo nel presidente Xi Jinping.

La Cina invia nove aerei da combattimento sullo stretto di Taiwan

La Cina ha inviato nove aerei da combattimento sulla linea mediana dello stretto di Taiwan, che è una zona cuscinetto non ufficiale che segna il confine tra le due sponde. Un chiaro avvertimento, come sopra citato, causato dalla tensione scaturita dal viaggio in America di Tsai.

Il sostegno reciproco, che sta legando sempre più Taipei e Washington, e la reciproca diffidenza verso il governo cinese sta creando disagio tra le autorità cinesi, che sembrano intenzionate a far valere la loro supremazia.

Il ministero della Difesa Di Taiwan ha precisato che gli aerei cinesi hanno raggiunto punti a nord, al centro e a sud della linea mediana dello stretto.

La risposta delle forze armate taiwanesi è stata quella di utilizzare le proprie navi e i propri aerei per tenere monitorata la situazione, ma cercando di attuare il principio di: “non intensificare i conflitti o causare controversie”.

Il ministero ha poi continuato spiegando che: “Il dispiegamento di forze militari comuniste ha deliberatamente creato tensioni nello Stretto di Taiwan, non solo minando la pace e la stabilità, ma ha anche un impatto negativo sulla sicurezza regionale e sullo sviluppo economico”. Le autorità hanno poi spiegato che tali azioni sono inspiegabili e ritenute fuori luogo.

Le dichiarazioni emerse dopo l’arrivo di Tsai negli Usa

La presidente di Taiwan ha presenziato durante il suo primo transito negli Usa ad un evento organizzato a New York presso l’Hudson Instituite, giovedì 30 marzo, e ha parlato delle tensioni crescenti con Pechino. Dagli estratti condivisi dal suo ufficio si evincono commenti decisivi e risoluti.

Tsai ha affermato: “La Cina aumenta deliberatamente le tensioni, ma Taiwan risponde sempre con cautela e calma, in modo che il mondo possa vedere che Taiwan è la parte responsabile nelle relazioni attraverso lo Stretto”.

In merito alla questione dell’incursione degli aerei cinesi un alto funzionario di Taipei ha riferito a Reuters che, nonostante il gesto di avvicinamento ci sia stato, l’aereo ha invaso soltanto leggermente la linea mediana e non sono stati segnalati in realtà altri movimenti sospetti dalle forze cinesi.

La preoccupazione globale era molto elevata in quanto dopo la visita dello scorso agosto di Nancy Pelosi a Taipei, la Cina aveva intrapreso una dimostrazione militare importante, utilizzando un grande dispiegamento di forze, sia via aerea che via mare.

Secondo il funzionario taiwanese è improbabile che il governo cinese attui un dispiegamento tale, a causa della grande pressione internazionale che deve sopportare in questo particolare momento.

Il funzionario ha rivelato, come riporta anche Reuters, che: “Detto questo, abbiamo fatto tutti i preparativi nel caso in cui la Cina reagisca in modo irrazionale. Più la comunità internazionale presta attenzione a Taiwan, più si arrabbiano“.

Truppe Usa Taiwan
Truppe Usa a Taiwan – Nanopress.it

In questo momento il popolo taiwanese sembra deciso in gran parte a mantenere un’identità propria che è riuscita in anni di domini differenti a trovare e non vuole rinunciarvi.

Il primo ministro dell’isola Chen Chien-jen ha dichiarato di recente che: “Taiwan è un paese democratico con il diritto di uscire nel mondo Spero che la Cina non trovi pretesti per provocare”.

In merito alle provocazioni di Pechino ha riferito che:l’espansione autoritaria della Cina causerà infatti problemi inutili, quindi facciamo di nuovo questo appello, sperando che la Cina possa ridurre le sue azioni provocatorie”.

La linea mediana, nonostante non sia un confine ufficiale è stata ideata da un generale degli Stati Uniti nel 1954 al termine della guerra fredda e non è mai stata riconosciuta dalle autorità cinesi. Ma nonostante ciò fino a poco tempo fa è stata rispettata anche dalla Cina, ma l’astio crescente sta scaldando la situazione che preoccupa altamente la comunità globale.