«Quando l’ho saputo mi si sono bagnati gli occhi. È come se mi fosse morto un parente». Marco Ferrigno, maestro dei presepi, che col padre Giuseppe porta avanti un’arte cominciata dal trisavolo nel 1836 nella bottega di San Gregorio Armeno, nel centro storico di Napoli, racconta che a poche ore dalla scomparsa del campione ha già ricevuto centinaia di ordini per la statuetta da presepe di Diego Armando. «Arrivano da tutto il mondo, anche dall’Asia». Quella di Ferrigno è considerata arte per la capacità di lavorare le statuine in terracotta dipinte a mano che, minuziosamente, mettono in evidenza i segni particolari non solo di Magi e pastori, ma anche dei protagonisti della cronaca. E Maradona era oramai un evergreen , proprio come i personaggi del Presepe, assicura
Diego ora è un angelo
Ci sono tutti i calciatori famosi, da Totti a Ronaldo, ma il campione più grande di tutti i tempi che ha riscattato l’orgoglio napoletano, è l’unico ad essere rappresento in più versioni, c’è quella con la maglia del Napoli, quella con la maglia dell’Argentina, quella con la maglia della Buitoni e anche Maradona vestito da San Gennaro, perché i partenopei il pibe de oro lo avevano già santificato prima che il cielo lo chiamasse a sé. Ferrigno, però, ora lo ha già immaginato tra gli angeli. È rimasto sveglio a lavorare tutta la notte per creare San Diego, con l’immancabile maglia celeste e le ali.
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Maradona nel Presepe. Tutte le statuine, da San Diego a San Gennaro
L’incontro in hotel con il mini me
Per Marco Ferrigno il campione è un simbolo che ha celebrato anche per sé. Nel piccolo bar creato in bottega per accogliere i clienti nel segno dell’ospitalità partenopea, ci sono due busti, da una parte San Gennaro, dall’altro Maradona. Sul divano è stesa la maglia con la dedica e la dedica all’artigiano dei presepi. «Avevo voluto incontrarlo per donargli il suo mini me e illustrargli il mio lavoro. Ebbi un appuntamento tramite amici. Andai a portargliela all’hotel Vesuvio dove lui amava alloggiare per la posizione stupenda. Era molto incuriosito. Di una gentilezza e una semplicità sconcertante, come tutti i grandissimi».