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Migliorare le condizioni psico-fisiche del lavoratore, un progetto della Antur diretta da Maria Luisa Conza

in foto Maria Luisa Conza

La sostenibilità ambientale è diventata una delle questioni più impellenti del nostro tempo; grazie alla forte industrializzazione e ad un aumento dell’indice demografico mondiale che hanno provocato un impatto dell’uomo sull’ambiente sempre più dannoso, cresce la necessità di mettere in atto strategie atte a preservare le risorse naturali e  a mitigare i cambiamenti climatici.
Nell’ambito della sostenibilità ambientale, uno dei temi più delicati è lo spreco alimentare. Secondo i dati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), ogni anno viene sprecato circa un terzo di tutti gli alimenti prodotti per il consumo umano, pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo.

Lo spreco alimentare ha conseguenze negative nella società  a livello economico ed ambientale provocando la perdita di risorse preziose come acqua, energia e terra utilizzate per la produzione, il trasporto e la conservazione degli alimenti.  Inoltre, lo smaltimento dei rifiuti alimentari contribuisce all’aumento delle emissioni di gas serra, che a loro volta causano il cambiamento climatico. In Italia, abbiamo un patrimonio unico di eccellenze produttive  ma bisogna attivarsi per individuare ed attuare soluzioni sostenibili che non solo riducano l’impatto ambientale , ma che rappresentino  anche un’opportunità per le aziende italiane di distinguersi  sui mercati internazionali, attraendo di conseguenza nuovi clienti.

In tale contesto, assolutamente innovativo e  degno di rilievo è  il progetto di “Sustainability Corporate  Wellbeing” by Antur Srl, una società che si occupa di progetti di Ricerca e Sviluppo ed iscritta all’anagrafe nazionale dei centri di ricerca Miur. Attraverso il progetto “Sustainability Corporate  Wellbeing”, riferisce la dottoressa Marialuisa Conza, biologa, nutrizionista, ricercatrice, Direttore Scientifico della società Antur si propone di creare e sostenere il benessere aziendale migliorando le condizioni psico-fisiche del lavoratore, attraverso un percorso personalizzato per ogni dipendente  che si basa su quattro fondamentali pilastri  quali emotional, wellness, networking,  finance. Nella fattispecie, il nostro progetto di Sostenibilità Ambientale e Corporate Wellbeing”, ha proseguito la Conza, “ si impegna all’alfabetizzazione contro lo spreco alimentare attraverso dei webinar diretti ai dipendenti per ridurre l’impatto ambientale attraverso una riduzione dell’ uso della  plastica, una diminuzione dello  spreco dell’acqua e favorendo la transizione ecologica.  Accanto a ciò  sarebbe utile creare un sistema di baratto all’interno dell’azienda stessa, costruendo uno spazio dedicato dove ogni dipendente può condividere, barattare e scambiare gli alimenti del proprio frigo con scadenza breve con altri colleghi. Un sistema di scambio alimentare tra i dipendenti produce numerosi vantaggi sia per l’ambiente che per i soggetti coinvolti  in quanto contribuisce  a ridurre lo spreco alimentare, evitando che cibi ancora perfettamente consumabili, vengono gettati a causa della loro data di scadenza imminente. Inoltre favorire lo scambio di questi alimenti  tra i dipendenti permette di ridurre notevolmente il volume di rifiuti alimentari con un risvolto  positivo sull’ambiente. Ed ancora, riducendo lo spreco alimentare, si contribuisce anche a un notevole  risparmio di risorse naturali. La produzione, il trasporto e la conservazione degli alimenti richiedono l’utilizzo di acqua, suolo ed energia: ridurre lo spreco alimentare significa preservare queste preziose risorse per altri scopi e limitare l’impatto ambientale associato alla produzione alimentare. “Dal punto di vista economico – ha detto infine la ricercatrice – un sistema di scambio di alimenti può comportare un risparmio per i dipendenti coinvolti perché anziché acquistare nuovi alimenti, possono ottenere cibo gratuitamente o a un costo minore; tutto ciò ovviamente provoca un impatto positivo sul bilancio personale e favorisce un maggiore benessere finanziario per ciascuno”