MILANO – È il giorno della nota di aggiornamento al Def. Nel consiglio dei ministri di questa sera il governo dovrebbe dare il via libera al documento che fissa i principali riferimenti economici entro su cui si reggerà la prossima legge di Bilancio. A partire soprattutto dalle stime di crescita, riviste al ribasso rispetto alle stime formulate in primavera con il Def. In discussione oggi anche il decreto che include la proroga dello smart working nella Pa per i lavoratori fragili.
Smart working, verso proroga nella pa per i lavoratori fragili
Il governo è intenzionato a prorogare per altri tre mesi, fino a fine 2023, lo smartworking per i lavoratori fragili della Pubblica amministrazione: a quanto si apprende, la misura è stata discussa ieri nella riunione preparatoria e dovrebbe essere inserita nel decreto legge con disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali, all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri in programma alle 18.30. La misura, chiesta dai sindacati e proposta dal ministro per la P.a Paolo Zangrillo, equipara il settore pubblico al privato, in cui è consentito il lavoro agile per i fragili fino al 31 dicembre.
Urso: “Governo responsabile”
"La Nadef, che viene approvata oggi, "ci indica la strada da percorrere. Abbiamo dovuto rivedere le stime sulla crescita quest'anno allo 0,8% e anche per la crescita del prossimo anno". Lo ha detto il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, all'assemblea di Faib in corso a Roma. "Questo è un governo responsabile, consapevole, coerente e pragmatico e sappiamo che la prima questione è mantenere la rotta sulla sostenibilità di un debito pubblico così elevato", ha sottolineato Urso.
Urso: “Crescita 2023 rivista allo 0,8%”
"Nella Nadef che viene approvata oggi abbiamo dovuto rivedere le stime sulla crescita di quest'anno allo 0,8%, e anche le stime per l'anno prossimo. Questo è un governo responsabile e pragmatico, ben consapevole che la prima questione è mantenere sostenibile il debito pubblico così elevato". Lo ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, intervenendo a Roma all'assemblea dell'organizzazione dei benzinai Faib.