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Negata la libertà vigilata a Oscar Pistorius

Oscar Pistorius, l’atleta paralimpico che 10 anni fa uccise la fidanzata Reeva Steenkamp, dovrà rimanere in carcere per un altro anno perché gli è stata negata la libertà condizionata. Il verdetto è arrivato al termine dell’udienza tenutasi presso il carcere di Atteridgeville. 

Oscar Pistorius
Oscar Pistorius-Nanopress.it

Il campione, nella notte di San Valentino del 2013 uccise la modella Reeva Steenkamp sparandole quattro colpi di pistola attraverso la porta del bagno della sua abitazione di Pretoria.

Oscar Pistorius rimane in carcere

L’atleta paralimpico, Oscar Pistorius, ribattezzato “Blade Runner” per le due protesi in carbonio, rimane in carcere. Il suo avvocato, al termine dell’udienza tenutasi questa mattina presso il carcere di Atteridgeville, lo stesso dove è detenuto il campione, ha fatto sapere che a quest’ultimo non gli è stata concessa la libertà vigilata. 

Una nota diramata dai Servizi penitenziari ha comunicato che a Pistorius gli verrà concessa un’altra udienza nell’agosto del 2024, quindi dovrà rimanere detenuto più di 12 mesi.  Il verdetto di questa mattina ha lasciato un po’ tutti sorpresi poiché si aspettavano una decisione a favore dell’ex velocista paralimpico.

Oscar Pistorius
Oscar Pistorius-Nanopress.it

Il 36 enne, il 14 febbraio del 2013 uccise la fidanzata, la modella Reeva Steenkamp sparandole quattro colpi di pistola attraverso la porta del bagno della sua abitazione di Pretoria.

Perché deve ancora rimanere dietro le sbarre

La Corte suprema d’Appello di Pretoria ha deciso che Pistorius, l’atleta che il 14 febbraio di 10 anni fa uccise la propria fidanzata con 4 colpi di pistola dovrà ancora rimanere in carcere fino alla prossima udienza che si terrà non prima dell’agosto del prossimo anno.

“Non ha completato il periodo minimo di detenzione”. Con questa motivazione è stata negata la libertà vigilata a Oscar Pistorius al quale verrà concessa altra udienza nell’agosto 2024 🔴#corrieredellosport #pistorius pic.twitter.com/F2rKhmW0vy

— Corriere dello Sport (@CorSport) March 31, 2023

Il motivo di tale decisione è scaturito dal fatto che il campione paralimpico non ha ancora terminato il periodo minimo necessario dietro le sbarre per ottenere la libertà vigilata. Per la giustizia sudafricana, infatti, chi è colpevole di un crimine grave come quello commesso da Pistorius, devono scontare la metà della loro detenzione prima di richiedere il rilascio per buona condotta.

Balde Runner, è stato condannato dalla Suprema Corte d’Appello di Johannesburg a 13 anni e 6 mesi. I suoi legali erano fiduciosi che, al termine dell’udienza di oggi, si sarebbe ottenuta la libertà vigilata con un anno e mezzo di anticipo.

Nella sentenza risalente al 2016 era stato condannato in un primo momento a 6 anni di detenzione e successivamente raddoppiata a 13 e 5 mesi. Al momento lui li ha scontati solamente 9.

Il campione paralimpico si è sempre difeso affermando che quella notte pensava di sparare ad un ladro; la madre della vittima, invece, ha dichiarato che il 14 febbraio di 10 anni fa la modella era intenzionata a chiudere la loro storia d’amore.